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“Vi porto via con me”, il biglietto di Vito prima di uccidere la moglie Teodora e il figlio Ludovico a Carmagnola

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Ha ucciso la moglie e il figlio, di appena 5 anni, per poi tentare il suicidio lanciandosi dal balcone di casa. È accaduto intorno alle 3 di notte in una abitazione di Carmagnola (Torino), dove i Carabinieri hanno arrestato un italiano di 39 anni.

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Si chiama Vito Alexandro Riccio il 39enne che nella notte a Carmagnola, nel Torinese, ha ucciso la moglie coetanea. Si chiamava Teodora Casasanta, operatrice socio sanitaria, e il figlio di 5 anni Ludovico. Da quanto si apprende, a scatenare l’ira di Riccio sarebbe stata la volontà della moglie di interrompere la loro relazione. L’uomo, che di mestiere fa il rappresentante ed è incensurato, ha colpito le vittime con numerosi oggetti contundenti e da taglio. Gli arnesi erano presenti all’interno della propria abitazione a Carmagnola, quindi ha tentato il suicidio lanciandosi dal balcone dell’appartamento sito al secondo piano, senza pero’ riuscire a togliersi la vita. Sul posto sono giunti i carabinieri, allertati dai vicini, che hanno bloccato Riccio trasportandolo all’ospedale Cto di Torino, dove i medici gli hanno riscontrato una frattura composta dello sterno. Non e’ in pericolo di vita.

 La strage di Carmagnola e il biglietto 

L’uomo ha scritto un biglietto, “vi porto via con me”. Nel manoscritto, secondo quanto si apprende, l’uomo si dice deluso per il rapporto di coppia e dichiara tutto il suo amore per le due vittime. Prima di buttarsi dal balcone di casa a Carmagnola, l’uomo ha tentato di tagliarsi le vene dei polsi e poi si è buttato dal balcone, procurandosi la frattura di una vertebra, oltre a sterno e caviglia. Avrebbe anche ingerito un liquido, per il quale sta per essere sottoposto a visita specialistica. La prognosi, al momento, è di 60 giorni.

Sui social si è scatenato l’odio.

La pagina Facebook dell’uomo si sta riempiendo degli insulti di chi non riesce a farsi una ragione di tale violenza. “Hai ucciso due angeli, assassino”, “come hai potuto?”, “spero che in carcere troverai il tuo”, sono alcuni dei messaggi postati sotto l’immagine del bimbo. “Riposa in pace Cucciolo, avevi una vita davanti a te invece chi doveva proteggerti ti ha ucciso, non ci sono parole”, “che ingiustizia”, si legge ancora.

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