Home Cronaca Pizzo al parcheggiatore abusivo a Ponticelli, restano in carcere i Casella

Pizzo al parcheggiatore abusivo a Ponticelli, restano in carcere i Casella

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Restano dentro Giuseppe ed Eduardo Casella, fratelli indicati a capo dell’omonimo gruppo di via Franciosa a Pomticelli. È questa la decisione presa dal tribunale del Riesame che ha convalidato l’ordinanza di custodia cautelare per i due ras. I giudici delle Libertà hanno infatti ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico dei due accusati di aver fatto parte di una spedizione punitiva contro un parcheggiatore abusivo all’esterno dell’ospedale del Mare.

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L’articolo precedente: le minacce dei De Luca Bossa al parcheggiatore

“Se non fai come ti abbiamo detto io ti sparo nelle ginocchia”. Sono queste le minacce proferite dai De Luca Bossa e dai Casella ad un parcheggiatore abusivo presso l’ospedale del Mare di Ponticelli. I particolari sono contenuti in uno dei due decreti di fermo  per estorsione aggravata (l’altro interessa i ‘rivali’ dei De Martino ‘XX’) eseguiti dagli uomini della squadra mobile nei confronti dei ras del lotto 0. Tra i destinatari anche Luigi Austero detto Ginetto, indicato come reggente del gruppo e già detenuto per le bombe che hanno scosso nei mesi scorsi il quartiere. È il novembre dello scorso anno quando i componenti del gruppo intimano al parcheggiatore abusivo di seguirli presso il lotto 0 spiegando che gli vogliono parlare. L’uomo, quello stesso giorno viene portato al cospetto dello stesso Austero, di Nicola Aulisio, di Giovanni Mignano e di Giovanni Rinaldi. Austero, presentandosi come Ginetto, gli dice “Allora devi darci 150 euro a settimana se vuoi continuare a lavorare fuori all’ospedale del mare”. Al rifiuto della vittima lo stesso si appropriava di 35 euro minacciandolo: “Se domani ti fai vedere ancora in giro ti sparo nelle ginocchia”. A confermarlo lo stesso uomo in sede di denuncia.

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