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Mascherine alle detenute di Pozzuoli, ci sono 375 contagiati nei penitenziari in Campania

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Dopo il Giuseppe Salvia di Poggioreale, Pozzuoli. Continua la distribuzione delle mascherine Ffp2 a chi si trova attualmente in carcere da parte del Movimento 7 Novembre. Questa mattina una delegazione del gruppo della storica sigla dei disoccupati ha raggiunto la Casa Circondariale Femminile del comune flegreo consegnando i dispositivi di protezione. L’obiettivo, come è stato per Poggioreale, è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ai problemi di sovraffollamento delle celle, con la promiscuità di spazi che in questo periodo di pandemia diviene ancora più pericoloso.

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«La gente ha mostrato tanta solidarietà. Abbiamo raccolto tantissime mascherine non appena saputo degli oltre 30 contagi nelle tre sezioni del carcere». A dichiararlo, i rappresentanti dei 7 Novembre giunti stamattina al carcere di Pozzuoli. Le detenute positive, 36 in tutto, sono ora in isolamento in camerate al primo piano della stessa struttura di via Pergolesi.

Dallo stesso Movimento 7 Novembre nel frattempo annunciano la nascita di un nuovo sportello d’ascolto e consulenze legali per i familiari dei detenuti. Lo sportello, sarà attivo dal mese di marzo.

I dati aggiornati delle positività in carcere

Intanto, arrivano i nuovi dati sulle positività tra i detenuti delle carceri della Campania. Nel Pasquale Mandato di Secondigliano ci sono 36 casi di Covid. Al Giuseppe Salvia di Poggioreale sono 5, di cui due ricoverati al Cotugno. Nel carcere di Ariano Irpino 19 positività; 43 ad Avellino; 41 a Santa Maria Capua Vetere; 56 a Carinola; 3 a Salerno. E, come detto, 36 nel carcere femminile di Pozzuoli. Nessun caso di positività nelle altre carceri campane. Si contano anche 136 positività totali in Campania tra gli agenti penitenziari. 

Il garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello dichiara: «Restano i problemi di sempre: il sovraffollamento e la mancanza di personale sia della polizia penitenziaria, sia di educatori, sia di figure sociali nelle carceri. Mancano altresì, progetti veri di reinserimento sociale per detenuti ed ex detenuti».

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