Casoria/Parete. Daniele Orabona, arriva la verità sulla morte del giovane

E’ l’epilogo peggiore che si potesse immaginare: Daniele Orabona, il 31enne scomparso dalla stazione di Aversa il 14 febbraio scorso, è stato trovato morto nella serata di venerdì a Napoli, nella zona del Centro Direzionale. Al fratello aveva detto: “ci vediamo più tardi”.

Daniele era scomparso a San Valentino: è uscito di casa con suo fratello che lo ha accompagnato alla stazione di Aversa. A chiarire alcuni dubbi sarà l’esame autoptico al quale verrà sottoposta la salma: solo in un secondo momento potrà essere fissata la data dei funerali. “I genitori sono molto preoccupati perché non hanno più sue notizie”.

Della vicenda si era interessata anche la nota trasmissione di RaiTre “Chi l’ha visto?”, ma senza successo, anche se in questi otto, nove giorni da quando aveva fatto perdere le tracce, quasi certamente ha vissuto a Napoli. Sul caso indagano le forze dell’ordine, che non escludono, al momento, nessuna pista, neanche quella della morte violenta.

Ci sono tanti punti ancora da chiarire in questa tragedia, molti dei quali verranno dissipati con i risultati dell’esame autoptico sul corpo per accertare con precisione le cause della morte, ma soprattutto quando sia deceduto.

Daniele Orabona, il 31enne scomparso dalla stazione ferroviaria di Aversa lo scorso 14 febbraio ha perso la vita nella serata di venerdì scorso, investito da una vettura, il cui conducente si è immediatamente fermato cercando di prestargli soccorso, ma per il giovane di Parete non c’era più nulla da fare. L’epilogo di questa fantomatica fuga durata poco più di dieci giorni, si è verificato in uno degli anonimi viali del Centro Direzionale di Napoli, città dove quasi certamente Daniele ha trascorso, forse da clochard, durante i giorni del suo vagabondaggio.