Assemblea dei lavoratori del Garittone di Capodimonte, il deposito dei bus Anm che l’azienda ha deciso di chiudere a partire dal 30 giugno per razionalizzare le spese nell’ambito del piano di riorganizzazione del quale la discussione del concordato preventivo il prossimo 4 luglio rappresenta l’apice. All’ipotesi di utilizzo del Garittone, aperto nel 1899, esclusivamente come parcheggio dei bus turistici privati con Anm che incasserebbe un canone, sindacati e dipendenti della società di trasporto pubblico in house del Comune di Napoli rispondono proponendo un utilizzo promiscuo e cioè: si ai bus turistici, ma anche continuità nell’utilizzare il Garittone come parcheggio dei bus Anm delle linee che servono l’area Nord di Napoli e la zona ospedaliera.
INTERVISTA AI LAVORATORI
IL COMMENTO DELLA POLITICA
Presenti all’incontro, esponenti delle forze d’opposizione del consiglio comunale di Napoli come la senatrice Pd Valeria Valente, Aniello Esposito, Anna Ulleto, Salvatore Guangi di Forza Italia nonché i membri dell’VIII Municipalità Scampia-Chiaiano-Piscinola-
«La responsabilità di quanto sta succedendo in generale in Anm e non solo al Garittone è esclusivamente da attribuire al sindaco de Magistris – tuona la senatrice e consigliera comunale Valeria Valente – È stato presentato in consiglio comunale lo stesso piano di 3 anni fa per salvare l’azienda. Bisogna fare chiarezza, basta prendere in giro i lavoratori». «Si convochi immediatamente una riunione con il prefetto di Napoli e si trovi una soluzione. La battaglia va fatta nelle istituzioni» afferma Salvatore Guangi, consigliere comunale di Forza Italia.
«Il trasporto in città va inteso come bene pubblico e va salvaguardato» dicono i consiglieri municipali. «No a speculazioni politiche, a me interessa soltanto il futuro dell’azienda e dei lavoratori. Io ho a cuore le loro sorti e ho nel cuore il Garittone da ferrotranviere» la replica, dalla maggioranza in consiglio comunale, del presidente della commissione trasporti Nino Simeone.