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“Ci facemmo portare i panini di McDonald”, la consegna in carcere svelata dal pentito

"Ci facemmo portare i panini di McDonald", la consegna in carcere svelata dal pentito
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Un sofisticato sistema di droni riusciva a fare entrare nelle carceri italiane droga, telefonini e prodotti di puro consumo. Pasquale Paolo è uno dei collaboratori di giustizia che ha parlato del sistema delle consegne, infatti, nel settembre del 2022 il pentito del clan Di Lauro ha ricostruito una consegna decisamente particolare in un verbale di interrogatorio: “Tessitorie aveva fatto fare almeno 15/20 viaggi ognuno dei quali costava 1.500 euro.  A volte lo facevamo venire anche due volte nello stesso giorno da Napoli, una volta addirittura ci facemmo portare i panini di McDonald, pagandoli appunto 1.500 euro. Questo Vincenzo era a disposizione di tutti andava in tutte le carceri d’Italia, anche a Siracusa, dove so che si faceva pagare 2.500 euro“.

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Le dichiarazioni Paolo confermerebbero la responsabilità dell’indagato Vicenzo Scognamiglio il quale avrebbe pilotato dei droni per introdurre beni vietati nei diversi penitenziari italiani. Inoltre il pentito della cosca dei milioniari avrebbe individuato in Lucio Musella l’inventore del sistema volante, mentre Santo Tessitore avrebbe cominciato a “lavorare con droni”, prima presso l’istituto penitenziario di Bellizzi Irpino poi in quello a Melfi, divenendo il referente delle attività illegali.

DRONI IN CARCERE, I NOMI E I RUOLI DELL’ORGANIZZAZIONE

Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato disposto per Matteo Balzano, Giovanni Baratto, Gennaro Pasquale Barone, Nicolas Brunetti, Roberta Cascone, Antonio Castiello, Salvatore Celentano, Giorgio Ciriello, Ciro Contini, Vincenzo Costagliola, Cristian Esposito, Nico Grimaldi, Alessandro Iuiliano, Lucio Musella, Maria Matilde Nappi, Rita Pitirollo, Vincenzo Scognamiglio, Antonio Giampaolo Taletti, Santo Tessitore, Giovanna Viciglione, Maria Vitale.

I cellulari, come ricostruisce l’ordinanza, erano destinati a detenuti in regime di alta sicurezza, consegnati mediante l’uso di droni fatti sorvolare sulle strutture penitenziarie, anche aggirando i rimedi tecnici atti ad impedire la trasmissione delle onde radio, ed in particolare, Musella , Brunetti, Baratto e Celentano, quali capi e promotori, Scognamiglio, quale organizzatore, attraverso continui contatti telefonici, mantenevano i rapporti con i loro referenti all’interno delle diverse strutture penitenziarie, ed acquisivano gli ordini destinati alla consegna dei beni vietati, in un caso anche un’arma comune da sparo, prevalentemente telefoni, anche android, cavi usb, caricabatterie, orologi, profumi. La consegna è stata materialmente gestita Scognamiglio, organizzatore dei viaggi e manovratore del drone.

Contini, Esposito, Grimaldi, Tessitore, Balzano, Costagliola, quali partecipi, referenti dell’organizzazione all’interno delle carceri nelle quali, di volta in volta, erano ristretti, con i cui capi, o direttamente con Scognamiglio erano in contatto telefonico per intermediare la consegna nelle strutture penitenziare di beni di genere vietato dí cui curavano il commercio.

Castone, Vitale, Pitirollo, Nappi, quali partecipi con mansioni di raccordo sul territorio, rispetto ai detenuti beneficiari dei beni di cui è vietato il possesso, appartenenti alle diverse organizzazioni criminali tutte aderenti all’Alleanza di Secondigliano, con i loro referenti liberi, si attivavano per il procacciamento dei beni  e l’acquisizione del relativo prezzo.

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