Home Cronaca Clan Cifrone di Miano, il ras Gervasio spedito ai domiciliari

Clan Cifrone di Miano, il ras Gervasio spedito ai domiciliari

I cugini Gaetano e Luigi Cifrone
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Arresti domiciliari. Nonostante la condanna a 13 anni e sei  mesi e l’essere considerato uno dei capopiazza di punta del clan Cifrone di Miano. Questa la decisione presa dalla Corte d’Appello di Napoli (IV sezione) nei confronti di Gaetano Gervasio. L’uomo, indicato come uno dei gestori della piazza di via Vincenzo Valente, sconterà la nuova misura in Calabria: merito delle argomentazioni del suo legale, l’avvocato Domenico Dello Iacono, che è riuscito ad ottenere per il suo assistito l’attenuazione della misura cautelare. Gervasio finì in manette nel corso del maxi blitz dell’ottobre del 2020 che di fatto decapitò i vertici del gruppo della ‘Miano di sopra’. Gli investigatori riuscirono a ricostruire il sistema mediante il quale il gruppo criminale aveva sottoposto undici esercenti ad estorsioni attraverso intimidazioni di stampo mafioso. Il gruppo impose loro loro la fornitura di generi alimentari e costringendoli, con la violenza, ad astenersi dal vendere nella zona sotto controllo del clan.

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Le scarcerazioni di Strazzullo e Celentano

Una notizia che segue altre due scarcerazioni ‘eccellenti’, quella dei ‘rivali’ Christian Celentano e Giovanni Strazzullo facenti parte del gruppo avverso dei Balzano (leggi qui l’articolo). Nonostante la condanna a tre anni e otto mesi (con esclusione dell’aggravante camorristica) Strazzullo ha ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari grazie alle argomentazioni del suo legale, l’avvocato Leopoldo Perone. Alcuni giorni prima invece stessa sorte era toccato a Celentano, anch’egli arrestato in un blitz della polizia in traversa Arianova nel corso del quale fu interrotto un blitz armato.

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