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Sul furgone con due chili di cocaina, padre e figlio napoletani in manette a Roma

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Due chili di cocaina nascosti in appositi vani, ricavati nell’abitacolo del loro furgone. Due uomini, padre e figlio, sono finiti in manette lo scorso pomeriggio, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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Si tratta di due cittadini originari della provincia di Napoli, un 52enne con precedenti, e suo figlio 23enne, che sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro.

Nel corso dei quotidiani controlli del territorio, i Carabinieri hanno notato i due, a bordo di un furgone, percorrere a velocità sostenuta il Grande Raccordo Anulare, corsia esterna. I militari hanno deciso di fermarli per un controllo all’altezza dell’uscita 5 – Cassia. Il fatto che si trovassero fuori regione senza motivo e l’eccesso di nervosismo manifestato da padre e figlio durante gli accertamenti ha insospettito i Carabinieri che hanno approfondito gli accertamenti e perquisito il veicolo.

Nascosti i, due vani, uno all’interno del cruscotto e uno sotto il sedile anteriore lato passeggero, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro hanno rinvenuto due panetti di cocaina, del peso complessivo di 2 kg. La droga è stata sequestrata mentre gli arrestati sono stati portati in carcere a Regina Coeli, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Sono stati anche denunciati con l’accusa di false attestazioni a Pubblico Ufficiale, in quanto hanno dichiarato il falso in merito alla loro presenza nel Comune di Roma, e sanzionati per aver violato il decreto legge 25 marzo 2020 n. 19 per il contenimento della diffusione del Covid-19.

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