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Colazione al bar, quanto ci costi: aumenti del 40%, il caffè sale a 1,50 euro

Aumentano i prezzi della colazione al bar
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Aumentano i prezzi delle materie prime e delle energie, ecco perchè sarà più costoso fare colazione al bar nel 2022.

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Da tempo si parla ormai dei rincari bollette e sono già varie le polemiche sull’aumento di quest’ultime. A questi si sono aggiunti ulteriori aumenti dei prezzi di alcune materie prime e di conseguenza, del loro prodotto finale.

L’aumento del prezzo del caffè

L’associazione no profit Assoutenti annuncia così il: ‘caro- colazione‘. L’associazione segnala infatti aumenti nei prezzi dei listini di svariati bar in Italia. I prodotti che risentono di più l’aumento sono anche quelli più comunemente consumati all’interno di un bar. Primo su tutti il caffè. Alcuni consumatori hanno già segnalato il rincaro del prezzo del caffè che, in alcuni casi, viene venduto al prezzo di 1,50 a tazzina.

La Stampa rende noti i dati dell’associazione Federconsumatori, che sommando il rialzo del costo delle bollette, quindi dell’energia di produzione, e l’aumento delle materie prime ha calcolato una percentuale d’aumento nel costo della colazione. L’associazione parla di circa il 40% d’aumento nei prezzi di latte, zucchero, cacao e caffè, in questo caso parliamo di aumento nel costo del prodotto come materia prima, e non come prodotto finito. Anche pasta e pane nel mirino dell’aumento prezzi.

Il rincaro prezzi delle varie materie prime sommato a quello delle energie, crea difficoltà alle varie aziende di produzione. Di conseguenza anche le attività che utilizzano o comprano queste materie prime sono colpiti dall’aumento, logico quindi dedurre che anche il consumatore comprerà il prodotto ad un prezzo maggiore. A subire l’aumento dei prezzi non sarà quindi solo il caffè ma anche latte, cacao e di conseguenza tutti i lievitati venduti nei bar. 

Le parole di Alberto Balocco

A dire la sua sulla situazione è anche Alberto Balocco, dell’industria dolciaria che porta il suo nome. Balocco spiega i problemi che stanno subendo le catene di produzione: “Noi trasformiamo le cosiddette soft commodity agricole e abbiamo già attraversato dei momenti in cui ci sono state tensioni su fattori di costo a causa di una siccità o di un brutto raccolto. Ma adesso l’impazzimento è generale“.

Balocco si mostra preoccupato per il rincaro prezzi e spiega come il settore dolciario sia ancora più colpito di quello della pasta. “Si parla tanto della pasta, che però è fatta di due soli ingredienti, la semola e l’acqua, noi invece di prodotti ne trasformiamo più di uno: la farina, il latte e tutti i suoi derivati come la panna ed il burro, e poi uova, zucchero e gli olii vegetali” spiega. Fornisce poi dei dati sui rialzi delle materie prime più usate nella sua azienda: “La farina costa circa il 40% in più dell’anno passato, l’olio vegetale è su del 30%. Il burro a sua volta ha toccato dei livelli pazzeschi“. Continua poi: “Il cioccolato, anche a causa del rincaro del burro, è salito del 20%, mentre lo zucchero è quello che in questo momento dà meno fastidio perché cresciuto solo del 10-15%“.

Le segnalazioni sull’aumento prezzi

Assoutenti riporta anche le segnalazioni dei consumatori: “Stiamo ricevendo negli ultimi giorni numerose segnalazioni da parte dei consumatori che denunciano aumenti dei prezzi dell’espresso, ma anche dei cappuccini e dei dolci lievitati, consumati al banco o ai tavoli dei bar di tutta Italia“. “Incrementi dei listini di pochi centesimi di euro, ma che vengono immediatamente avvertiti dai cittadini che ogni giorno si recano in uno degli oltre 160mila bar presenti in Italia” continua spiegando. A confermare l’aumento prezzi sono anche i dati Istat.

Le cause principali del caro-colazione sono quindi due: l’aumento delle bollette e dei prezzi della materie prime necessarie. 

 

 

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