Con la conferma della Cassazione è di fatto divenuta definitiva la condanna per Pasquale Zagaria, detto alias Bin Laden, ma soprattutto fratello del superboss del clan dei Casalesi Michele detenuto al 41 bis dal dicembre del 2011.
Per ‘Bin Laden’ è scattata, così, la condanna per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
La seconda sezione della Suprema Corte ha rigettato il ricorso dell’avvocato Andrea Imperato, che puntava sulla mancanza di elementi costitutivi del reato di estorsione e vizio di motivazione per quanto riguarda il riconoscimento dell’aggravante mafiosa.
Ha pesato la caratura criminale di Pasquale Zagaria
I giudici hanno ritenuto che “quanto più è nota la caratura criminale di chi esercita l’azione costrittiva tanto è più sufficiente che siano proferite poche parole per minacciare senza il necessario ricorso a violenza o a espressioni esplicite, tenuto conto che è la caratura criminale nota al destinatario delle frasi che di per sè incute paura”.
Un terreno edificabile venduto a 60mila euro a Casapesenna
Pasquale Zagaria è stato, dunque, condannato in via definitiva per aver costretto una famiglia di Casapesenna a vendere al prezzo di 60mila euro un terreno in via Don Diana.
