Home Cronaca Appena condannato a 30 anni, “O’ Capitone” chiede il perdono al Vaticano

Appena condannato a 30 anni, “O’ Capitone” chiede il perdono al Vaticano

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Nella giornata di ieri, sono arrivate alcune condanne pesantissime. Domenico Belforte e Felice Napolitano hanno avuto la stangata peggiore. Per loro, le porte del carcere resteranno chiuse per 30 anni. Ergastolo, quindi. Durante la stessa udienza, è stato condannato anche Salvatore Belforte, già collaboratore di giustizia. Tutti sono coinvolti a vario titolo nell’omicidio del boss Angelo Piccolo. Parliamo di una storia accaduta a Casoria nel 1996 e che fa parte di un’altra storia più grande. Quella che racconta la faida tra i Belforte e i Mazzacane, per la quale rimasero a terra decine di corpi senza vita. In quella storia di camorra, Felice Napolitano, per tutti “O’ Capitone”, era il killer. Assieme a pochi altri, spostò gli equilibri criminali durante la guerra tra i Belforte e i Mazzacane, nei primi anni 90.

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O’ Capitone scrive Vaticano per salvarsi dall’Inferno

Al carcere, si sa, non ci si abitua mai. Non importa quante volte e per quanto tempo ci si è stati: è un inferno infinito. Sarà per questo che “O’ Capitone”, appena ricevuta la condanna a 30 anni di reclusione, ha cominciato – in tempi record – un percorso di redenzione. Stando a quanto afferma il suo legale, riportato dai colleghi di Caserta News, le prove del suo percorso di redenzione sarebbero già state depositate. Felice Napolitano starebbe tenendo una corrispondenza costante con alcuni prelati del Vaticano. Un percorso di redenzione vero e proprio. Che gli potrebbe vale uno sconto di pena. Si scrive in “Paradico” per andar via “dall’Inferno”.

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