Home Cronaca Prima confessione in aula per Schiavone Jr: «Zagaria è mio nemico!»

Prima confessione in aula per Schiavone Jr: «Zagaria è mio nemico!»

PUBBLICITÀ

«Non volevo fare più questa vita, i miei figli devono vivere una vita diversa». Parola di Nicola Schiavone, o anche Schiavone Jr. Il primogenito di Francesco ‘Sandokan’ Schiavone è apparso, oggi, per la prima volta in un’aula di tribunale come collaboratore di giustizia. Il pentimento, per sua stessa ammissione, è stato indotto dopo che lo stesso sistema criminale gli ha voltato le spalle. Le tensioni interne e gli attriti tra le famiglie egemoni della camorra casertana generarono, lo scorso luglio, il peccato originale della criminalità organizzata: il pentimento. Da allora, Schiavone Jr fa parte di un programma speciale di protezione: è nelle mani dello Stato che, in cambio, chiede informazioni pesanti. Proprio quelle per le quali, oggi, è intervenuto in video conferenza. Si discuteva dell’omicidio di Antonio Bamundo e Michele Iovine.

PUBBLICITÀ

Schiavone Jr e Michele Zagaria, un rapporto ostico sin da subito

Nella storia che racconta l’esecuzione di Michele Iovine appare, come mandante, il boss Michele Zagaria. Iovine era un emissario della “paranza Schiavone” nell’area di Casagiove e comuni limitrofi. Il clan gli ordinò diversi attacchi incendiari ad aziende vicine al gruppo Zagaria. Che rispose nel peggiore dei modi. Nicola Schiavone, incalzato dalle domande dei giudici, ha ricostruito per grosse linee il suo rapporto con il capo clan rivale. Il primo incontro avvenne nel lontano 2001. Da subito, spiega Schiavone Jr, i rapporti non furono ottimali. Fino ad arrivare, appunto, all’irrimediabile punto di rottura. Il processo, come riferiscono i colleghi di Caserta News, è stato sospeso e rinviato a fine gennaio.

PUBBLICITÀ
Exit mobile version