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Coniugi di Melito uccisi, il killer usa i social dal carcere: “Insulto alle vittime ed ai loro familiari”

Coniugi di Melito uccisi, il killer usa i social dal carcere: "Insulto alle vittime ed ai loro familiari"
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Nel 2015 uccise il tassista Luigi Simeone e la moglie Immacolata Assisi, entrambi di Melito, per una questione d’affari. Oggi Antonio Riano, l’assassino della coppia di 50enni, all’epoca 27enne e fioraio residente a Pianura, è recluso nel carcere di Poggioreale dove sconta una pena di 30 anni ma non vive certo isolato dal mondo esterno in quanto anche lui, come tanti detenuti, usa i social per “mostrarsi” e farsi acclamare dai fan.

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Diversi utenti hanno segnalato al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli alcuni video che ritraggono Riano che fa ginnastica, pubblicati sui social, che hanno ricevuto diversi commenti di incitamento.

L’omicidio dei coniugi fu compiuto per una questione finanziaria, erano nati dei contrasti derivanti dalla compravendita di un appartamento. I corpi senza vita di marito e moglie, entrambi incensurati, furono rinvenuti all’interno di una cava, a poca distanza da una discarica dismessa a Giugliano. Secondo gli investigatori Simeone e la moglie sarebbero stati ammazzati a bordo del taxi e successivamente i corpi sono stati abbandonati nella scarpata.

“Abbiamo segnalato anche questo caso al direttore del carcere e alla Penitenziaria. Non è possibile che un detenuto possa usare i social network. Non è assolutamente tollerabile che un cruento assassino possa relazionarsi con il mondo esterno in questo modo per ricevere commenti ed omaggi. Così è come insultare le vittime ed i loro familiari. E’ una vergogna assoluta. Ci aspettiamo provvedimenti immediati.”- ha dichiarato Borrelli.

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