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“Non credo nel progetto di Grillo”, l’ex premier Conte dice addio al M5S

Conte e Grillo
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Oggi Giuseppe Conte ha lasciato il Movimento Cinque Stelle. L’ex premier ha fatto una diretta per annunciare la sua decisione arrivata dopo i confronti con il fondatore dei pentastellati.  “Beppe Grillo mi chiese a diventare leader dei Cinque Stelle, quindi, partecipai ad un incontro a Roma. Ringraziai tutti e rifiutai di entrare subito nel Movimento perché era inadeguata rispetto alle sue esigenze. Vito Crimi si sta sobbarcando un gravoso impegno. Manca una leadership solida e appare lacerato, infatti, alcuni nodi si trascinano da anni. A Roma fui molto sincero condividevo i principi ma indicai le criticità che ne impedisce le potenzialità. Ho illustrato una serie di innovazioni per l’azione politica.

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Conte ha sottolineato alcuni l’obiettivi: “Necessaria scuola di formazione per le pratiche amministrative e un’organizzazione territoriale per accordo tra politiche nazionali e territoriali. Bisogna riossigenare il Movimento con progetti dal basso. L’identità politica deve essere chiara. Piattaforma informatica necessaria per consultare gli iscritti”.

L’ADDIO DI CONTE A GRILLO

“Ho lavorato in questi 4 mesi e letto tanto sulle origini e la storia del Movimento ed ho fatto tanti incontri con sindaci, parlamentari e iscritti: la nota comune è mantenere saldi sui valori e aprirsi al rinnovamento. Nel rilancio nel nuovo corso con Grillo sono emersi diversità di vedute: non ha senso imbiancare una casa che necessita di rifondazione. Beppe crede che ci vogliano solo aggiustamenti e mai mi sarei prestato ad un solo restyling. Per rilanciare le riforme e avviare processi epocali occorre avere il coraggio di cambiare per farlo con la società. La mia posizione nasce da un ragionamento politico e personale. Dopo la grande fase di crescita rischiamo il declino senza la formazione degli eletti e condividere pratiche amministrative. Non riesco ad impegnarmi in un progetto a cui non credo. Abbiamo bisogno di un campo largo con le forze politiche che si sono mostrate sensibili a collaborare con noi”, conclude Conte.  

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