Home Cronaca Coronavirus a Napoli, primo contagiato anche nell’Anm

Coronavirus a Napoli, primo contagiato anche nell’Anm

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Arriva il primo contagio da Coronavirus anche in Anm, la società cittadina dei trasporti partecipata del Comune di Napoli. Un dipendente di circa 60 anni, addetto al controllo dell’esercizio dei bus, è risultato positivo al Covid-19 e si trova attualmente ricoverato in terapia intensiva. La notizia del contagio è stata ufficializzata quest’oggi. Secondo quanto fatto sapere da Anm il lavoratore, in servizio tra gli uffici del parcheggio Brin e quelli di San Giovanni a Teduccio, era stato a lavoro per l’ultima volta il 5 marzo dopodichè aveva goduto di un periodo di ferie passato nella città di Torino. Accusati i primi sintomi influenzali, stando sempre a quanto fatto trapelare dall’azienda, il dipendente è rientrato in città il 10 marzo in auto insieme ad un collega mettendo a conoscenza l’Azienda napoletana mobilità di avere i decimi di febbre e mettendosi per tale motivo in malattia. Sottopostosi successivamente al test del tampone, è poi risultato positivo al Coronavirus.

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Il dipendente con il quale il 60enne è rientrato invece non ha accusato alcun sintomo negli ultimi 8 giorni (dal 10 marzo ad oggi) e quindi, almeno al momento, non è stato necessario per lui il test del tampone. In ogni caso, per precauzione Anm ha allertato l’Asl con quest’ultima che ha invitato il dipendente in compagnia del lavoratore contagiato a stare in isolamento e di segnalare qualsiasi tipo di eventuale sintomo accusato. In più, fanno sapere dalla società di trasporti cittadina, il dipendente positivo al Covid-19 per la mansione svolta non ha avuto alcun tipo di contatto con i passeggeri che di solito si servono del servizio su gomma della società nè con altri dipendenti se non con un singolo lavoratore, il quale si trova al momento in isolamento fiduciario. Anche lui, come il collega contagiato, ha prontamente allertato i vertici aziendali di quanto successo. «Anm – si legge in una nota – ha attuato, di concerto con il dipendente e con le Autorità sanitarie, tutti i protocolli previsti in casi simili, per questo non c’è alcun allarme contagio in azienda attualmente.
Tutta la famiglia di Anm segue costantemente l’evoluzione delle condizioni del collega ammalato, esprimendogli la massima vicinanza».

Dal canto loro gli Rls (rappresentanti dei lavoratori della sicurezza) di Anm, appresa la notizia del contagio, in un documento ufficiale inviato all’azienda, all’Ispettorato del Lavoro, All’Asl Napoli 1 e al Dipartimento di Prevenzione hanno chiesto “di ricevere, senza indugio alcuno, nel rispetto della normativa sulla privacy, tutte le informazioni necessarie e inerenti al numero di lavoratori messi in quarantena, i protocolli di prevenzione usati suddivisi per mansione lavorative, le misure adottare in ottemperanza del Decreto Legislativo numero 81/2008, dei Dpcm e delle normative vigenti’’ in relazione alla tutela dei lavoratori che specifica gli obblighi del datore di lavoro in riferimento alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

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