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Il premier Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm per la fase due dell’emergenza Covid-19 che ha accesso un ulteriore scontro tra il governo e le Regioni: in particolare, molti governatori sono rimasti delusi dalle poche riaperture previste nel nuovo Dpcm e annunciate nella conferenza del 26 aprile.
Palazzo Chigi rivela che “siamo di fronte a scelte responsabili” e che “chi apre alcune attività senza la copertura del Dpcm, se ne assumerà la responsabilità di fronte ai cittadini. E non sarà una responsabilità solo sanitaria, ma anche penale, civile ed economica”. Il comitato scientifico invita a una sperimentazione di 14 giorni sulla base della quale decidere se attuare un lockdown di ritorno o proseguire con altre riaperture.
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