Home Cronaca Mondragone zona rossa, bulgari insofferenti e italiani con il fiato sospeso

Mondragone zona rossa, bulgari insofferenti e italiani con il fiato sospeso

PUBBLICITÀ

Non si placano gli animi a Mondragone, dove i bulgari residenti ai palazzi Ex Cirio proseguono la protesta uscendo dalla zona rossa istituita nell’area a causa dei tanti casi di coronavirus manifestatisi in questi giorni.

PUBBLICITÀ

Zona rossa a Mondragone, i timori dei locali ed i malumori degli stranieri

Non sono, dunque, mancati momenti di tensione, con le forze dell’ordine sono però riuscite a riportare dentro gli stranieri all’interno del perimetro di sicurezza. Nonostante ciò la tensione non si è sciolta, visto che i contagi continuano ad aumentare (poco meno di 50 secondo l’ultimo bollettino), così come l’ansia dei mondragonesi che tomono che il virus possa diffondersi nell’intera città.

Le disposizioni per contenere i contagi

Fino al 30 giugno, salvo proroghe, i residenti di questi edifici – “fortemente popolati e in condizioni di alta promiscuità”, si legge nell’ordinanza -. Dovranno rimanere in isolamento domiciliare: il Comune provvederà a fornire loro derrate alimentari. Forze dell’ordine ed esercito vigileranno sul rispetto della quarantena. Nel frattempo in tutto il comune di Mondragone torna l’obbligo di indossare la mascherina, anche all’aperto, fino al 30: prescrizione che da oggi non è più valida nel resto della regione.

Mondragone zona rossa, la prima positività

A far scattare l’allarme, la positività di un uomo di origine bulgara residente nei palazzi ex Cirio la scorsa settimana e quella, venerdì scorso, di una ragazza bulgara che ha partorito all’ospedale di Sessa Aurunca scoprendo di essere positiva; i lneonato, così come il padre e i fratelli, sono risultati poi negativi.

PER RESTARE SEMPRE INFORMATO, VAI SU INTERNAPOLI.IT O VISITA LA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

 

PUBBLICITÀ
Exit mobile version