La classe politica di Villaricca ha rinunciato a parte delle sue spettanze a fronte del debito pesante debito di 40 milioni. Per estinguere il disavanzo amministrativo è stato incluso nel piano di riequilibrio ventennale un taglio del 30% degli stipendi degli assessori e dei gettoni di presenza dei consiglieri. Complessivamente ci sarà risparmio annuo di 94 mila euro per le casse comunali che durerà fino all’avvenuto risanamento economico.
I gettoni e gli stipendi sono le uniche spese dei politici poiché non sono rimborsate le spese dei telefonini di servizio né vengono quelle di trasferta per le attività istituzionali. Il bilancio comunale del 2017 prevedeva una spesa annua di 165 mila euro per gli organi politici.
Il Comune di Villaricca però è ancora in pericolo a confermarlo è stato Paolo Longoni, responsabile unico del provvedimento incaricato dal Comune: “Il fondo di rotazione è necessario perché la riscossione delle tasse è talmente bassa da diventare insostenibile per questo ente: si deve arrivare almeno 70% altrimenti il Piano di Riequilibrio non funzionerà. – conclude il Rup – La Corte dei Conti ha trasferito il fascicolo del dissesto alla Procura Regionale, i tre procuratori contabili accerteranno le responsabilità”.
