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Covid in Campania, si abbassano ancora contagi e ricoveri: il bollettino che fa sperare

Bollettino Covid
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La Campania, con il bollettino di oggi, tira un sospiro di sollievo. I positivi di oggi sono 7.362 su un totale di 56.503 test effettuati. Dei 37.929 test antigenici, 5.601 sono risultati positivi. Dai 18.574 molecolari, invece, emersi 1.761 contagi.  I ricoverati in terapia intensiva sono 80 mentre i posti letto di degenza occupati sono 1.270. Altri 14 morti (nelle ultime 48 ore; 6 deceduti in precedenza ma registrati ieri).

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Covid, il Governo conferma: “Stop allo stato di emergenza dal 31 marzo, cosa accade dopo”

Il 31 marzo scade lo stato d’emergenza. I dati di ripresa sono positivi e il sottosegretario Costa tranquillizza: “non verrà rinnovato“. Il primo stato d’emergenza è stato firmato ed entrato in vigore il 31 marzo di due anni fa, nel pieno dell’emergenza. In sostanza lo stato d’emergenza, con lo scopo di risolvere e tamponare, porta nelle mani del Governo la gestione. Le scelte sono necessariamente prive della differenziazione dei governi regionali, e fanno capo tutte al Governo e alle istituzioni “speciali” create.

Il 31 marzo prossimo scade quindi lo stato d’emergenza ad oggi in vigore, e tutti i dati fanno pensare che non verrà prorogato. A tranquillizzare e dare speranza è il sottosegretario alla Salute Andrea CostaCosta è stato recentemente ospite al programma televisivo ‘Agorà‘, in onda su Rai3, nell’intervista ha risposto ad alcune domande dando svariati chiarimenti sullo stato d’emergenza. Come sappiamo le scelte del Governo Draghi e dei suoi ministri sono prese sempre a seguito dell’analisi dettagliata dei dati sulla pandemia. La buona notizia è che i dati sono migliorati notevolmente, a dirlo è lo stesso Costa.

Ma cosa cambia se lo stato non viene prorogato? Lo smart working perderebbe la sua “forza” allo stesso tempo però per alcuni lavoratori rimarrebbe l’alternanza.

La campagna vaccinale tornerebbe nelle mani delle regioni, la maggior parte degli hub verrebbero smontati e medici di famiglia e ospedali faranno le iniezioni. Terminerebbero anche le attività del Commissario straordinario e del Comitato Tecnico Scientifico e non ci saranno più le cabine di Regia tra Governo e Regioni. Verrebbero in pratica meno i poteri straordinari del Governo, come la possibilità di operare in deroga alle leggi vigenti per motivi sanitari. Non sarebbero neanche più attive le divisioni in “colori” delle regioni.

 

 

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