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Restrizioni solo per i no vax, il Governo lavora al decreto Super green pass

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Il Governo vuole accelerare sul super green pass, infatti, nelle prossime ore si confronterà con i presidenti di Regione in vista del Natale. Quindi l’Esecutivo sta preparando il decreto che dovrà approvare le nuove misure per fronteggiare la nuova ondata di contagi da Covid, che prevedrà restrizioni e divieti soltanto per chi non è vaccinato. “Dobbiamo garantire alle attività di rimanere aperte e a chi è immunizzato di continuare la vita sociale“, ripetono i ministri accogliendo l’appello che arriva dai governatori.

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Posizione ribadita ieri dal presidente del Friuli-Venezia Giulia e presidente delle Regioni, Massimiliano Fedriga: “Servono al più presto misure differenziate, in modo da favorire l’adesione alla campagna vaccinale degli ultimi indecisi e dare certezze ai ristoratori, agli albergatori, ai negozianti. Non è una discriminazione, è la garanzia per non chiudere tutto“. Già domani i ministri Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini discuteranno le nuove norme con i presidenti delle Regioni, dopodiché, Mario Draghi convocherà la cabina di regia politica e, infime, il Consiglio dei ministri.

LE IPOTESI DEL GOVERNO

Le ipotesi sulle nuove misure restrittive del Governo sono fatte dal Corriere della Sera.  Si valuta se estendere l’obbligo vaccinale al personale scolastico, alle forze dell’ordine e ai lavoratori della pubblica amministrazione che sono a contatto col pubblico. Appena arriverà il via libera dell’Aifa si potrà effettuare la terza dose o il richiamo cinque mesi dopo l’ultima inoculazione.

La durata del green pass sarà abbreviata. Alla scadenza del periodo stabilito se non si effettua la terza dose o il richiamo il certificato non è più valido. Sembra scontato che si passerà da 12 a 9 mesi.

Green pass ai vaccinati

Divieti e restrizioni legati alla vita sociale e alle attività commerciali e produttive dovranno valere solo per i non vaccinati. L’ipotesi più probabile è che si conceda il green pass soltanto a chi è vaccinato.

I luoghi vietati

L’intenzione prevalente nel governo è precludere ai non vaccinati la possibilità di frequentare bar e ristoranti al chiuso, palestre, piscine, stadi, cinema, teatri e  musei.
Potrebbero scattare i divieti per chi non è vaccinato solo al momento dell’eventuale passaggio di una regione in zona arancione.

TAMPONI E OBBLIGO VACCINALE

Sembra scontata la riduzione della validità del tampone molecolare a 48 ore e dell’antigenico a 24 ore, ma anche su questo si attende il parere del Cts. Al momento è una strada che il governo non intende percorrere dell’obbligo vaccinale.

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