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Crimea e Donbass, Zelensky apre all’accordo. Bombe sul corridoio umanitario, tra i 21 morti anche 2 bimbi

Crimea e Donbass, Zelensky apre all'accordo. Bombe sul corridoio umanitario, tra i 21 morti anche 2 bimbi
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Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la prima volta apre a compromessi sul futuro status di territori come Crimea e Donbass, pur rifiutando ultimatum da Vladimir Putin, Mosca viola ancora i corridoi umanitari e minaccia lo stop di gas all’Europa all’ipotesi di un embargo al petrolio russo. Parigi e Berlino provano a coinvolgere Pechino: il presidente cinese Xi Jinping “deplora” la guerra ma invita alla moderazione sulle sanzioni.

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Alt del numero uno della Nato: conflitto fuori controllo se va oltre l’Ucraina.

Si continua a combattere in Ucraina nonostante l’apertura di alcuni corridoi umanitari. Il ministero degli Esteri ucraino denuncia che i russi hanno violato il cessate il fuoco tra Zaporizhzhia, dove c’è la centrale nucleare maggiore d’Europa, e Mariupol, sul Mar d’Azov, bombardando i civili in fuga. Ci sarebbero almeno 300mila persone in “ostaggio” a Mariupol, dove ieri un bambino sarebbe morto di disidratazione. A Sumy l’evacuazione dei civili attraverso il cosiddetto ‘corridoio verde’ è stata interrotta “a causa dei bombardamenti dei carri armati nemici”, riporta l’agenzia ucraina Unian, citando un suo corrispondente nella zona. Tutte le auto in uscita vengono rimandate indietro così come e le persone che tentavano di lasciare la città a piedi.

A Sumy all’alba sotto il fuoco russo sono rimaste uccise almeno 18 persone, di cui due bambini. Evacuazioni dovrebbero essere in atto anche da Chernihiv e Kharkiv, città in ginocchio e semi distrutte. Da quest’ultima però il sindaco denuncia: “Siamo vittime di un genocidio, qui non c’è nessun corridoio umanitario”.

Guerra in Ucraina, 21 civili sarebbero rimasti uccisi nel corso di attacchi aerei contro la città nordorientale di Sumy. Tra loro anche due bambini. A darne notizia sono state le autorità locali: “In alcune zone sono stati colpiti edifici residenziali”, ha scritto su Facebook alle prime ore di oggi Dmytro Zhyvytskyi, capo dell’amministrazione regionale di Sumy, precisando che diverse abitazioni sono andate distrutte quando un ordigno ha colpito una zona nelle vicinanze del centro di Sumy. Quattro militari ucraini sono rimasti uccisi in quello che Zhyvytskyi ha definito “un combattimento impari con i militari russi”. A precisare il bilancio delle vittime, il consigliere del ministero degli Interni, Anton Gerashchenko.

 

 

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