martedì, Agosto 12, 2025
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Gli rubano l’orologio ad Ibiza, calciatore accusa i napoletani e poi si scusa

E’ stato rapinato del suo orologio ad Ibiza e si è sfogato sui social, puntando il dito contro malviventi di presunte origini partenopee, cosa che ha mandato su tutte le furie centinaia di napoletani che lo hanno attaccato duramente, al punto da indurlo a pubblicare una nuova Instagram story per opportune precisazioni: lui è Cristiano Piccini, 32enne terzino della Sampodoria con un lungo passato in giro per l’Europa (Spagna, Portogallo, Serbia e Germania).

Il 32enne toscano è stato vittima di una rapina in zona Marina di Botafoch, come dallo stesso spiegato sui social. “Ciao a tutti, vi scrivo per prevenire e affinché non accada a voi quello che mi è successo oggi (ieri, ndr). Stavo passeggiando per Marina di Botafoch e, davanti all’Ibiza Gran Hotel, sono stato assaltato da due persone alle 15.15 del pomeriggio. Erano italiani, per l’accento sono sicuro che fossero napoletani. La cosa più importante è che io e la mia famiglia stiamo bene, senza un graffio. Ma la cosa che più mi infastidisce è questa isola, che per me è casa, è piena di questa gentaccia, che agisce senza controllo e senza scrupoli in ogni circostanza, fregandosene se sei con bambini o meno.

Per non parlare delle persone che hanno assistito al furto e non si sono degnate di aiutare. Comunque sia, se avete in mente di venire a Ibiza, fate attenzione a quello che indossate, al giorno d’oggi non possiamo stare tranquilli da nessuna parte” si legge nella story postata dal calciatore che ha militato anche nelle fila della Nazionale italiana.

Dopo le proteste dei napoletani, le scuse di Cristiano Piccini

Una desrizione minuziosa dove non è passato inosservato un dettaglio, quello della possibile provenienza dei due rapinatori. Dopo qualche ora Cristiano Piccini è tornato sull’argomento, spiegano che l’aver specificato che i due aggressori fossero napoletani, non voleva essere un modo per descriminare un intero popolo: “Chiedo scusa al popolo napoletano per aver tirato in ballo la questione, non era mia intenzione fare di tutta l’erba un fascio. Ho tantissimi amici napoletani ed è un popolo che amo, pieno di gente perbene e di gran cuore. La mia intenzione con le storie precedenti è solo quella di prevenire episodi del genere”.

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