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Crollo Afragola, il sindaco: “Non ci sono persone sotto le macerie”, ma si continua a scavare

Crollo di Afragola
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Al momento non c’è nessun elemento che possa far ritenere che ci siano persone rimaste sotto le macerie dello stabile crollato all’angolo tra via Ciaramella e via Sacri Cuori ad Afragola. Lo riferisce il sindaco della città, Antonio Pannone, dopo aver parlato con le forze dell’ordine. Sarebbe rientrato l’allarme scattato in un primo momento circa l’eventuale presenza all’interno del palazzo disabitato di extracomunitari senza fissa dimora che lo avrebbe scelto come luogo di riparo. Ma le verifiche in questa direzione continuano così come quelle tendenti ad escludere che ci possa essere stato qualche passante coinvolto dal crollo delle macerie.

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Il crollo ad Afragola

Crollo di una palazzina attorno alle 21 di domenica in via Nicola Setola, nella città di Afragola. L‘edificio, di proprietà privata, disabitato da decenni anni e già puntellato in passato, è letteralmente collassato. Ancora da accertare le cause del crollo. Sul posto sono giunte diverse squadre di vigili del fuoco che hanno circoscritto l’area per cominciare le verifiche volte a constatare l’eventuale presenza di eventuali dispersi, al momento non ancora rinvenuti. Per le ricerche utilizzati anche dei cani nella ricerca degli eventuali dispersi. In via Setola a supporto dei pompieri gli agenti della Polizia di Stato e la Polizia Municipale.

Il racconto dei residenti e le tragedie sfiorate

«Abbiamo sentito un boato e poi è andata via la corrente. Siamo tutti saltati e siamo corsi fuori» la testimonianza resa a InterNapoli.it da alcuni inquilini degli stabili vicini. A questa si aggiunge quella, per certi versi drammatica, di una donna residenti nelle vicinanze del crollo che solo in modo fortuito ha evitato che il crollo la travolgesse. «Stavo tornando a casa in auto dopo il lavoro – le sue parole al nostro sito – quando ho visto il palazzo venire giù Sono scesa il più in fretta possibile dalla macchina per mettermi in salvo. Sarebbe bastato un attimo in più e forse non sarei qui. Sono ancora sotto shock». Anche Sharif può raccontare cosa ha visto in modo del tutto fortuito. L’uomo abita in un’arteria adiacente al palazzo crollato, dal lato opposto. «Sono vivo per miracolo. Ero andato a gettare la spazzatura prima di tornare nel mio palazzo. Un attimo dopo, ho sentito il boato e il crollo. Ho chiamato subito il 118 e i soccorsi per chiedere di intervenire e capire se qualcuno fosse rimasto intrappolato. Ad ora, fortunatamente, non pare esserci persone coinvolte». 

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