Nulla di fatto per Pasquale Scotti, ex boss della Nco e uomo di fiducia di Raffaele Cutolo. La protezione per i collaboratori di giustizia di cui ha goduto per i primi sei mesi del suo nuovo “status” non gli sarà riconfermata. Il ricorso al Tar, dopo il pronunciamento della Dda di Napoli, ha dato esito negativo. E’ considerato poco credibile e le sue dichiarazioni non sarebbero dimostrabili. Si tratta comunque di un provvedimento provvisorio, in attesa che la Procura valuti le dichiarazioni dell’ex numero due della Nuova Camorra Organizzata alla ricerca di riscontri sulle parole di Scotti, a riportarlo è Il Mattino.
Scotti rientrò in Italia dopo trent’anni di latitanza in Brasile il 10 marzo del 2016. Fin da il rientro in Italia del braccio destro di Cutolo rappresentò un’importante fonte per chiarire le dinamiche che avevano caratterizzato gli anni della guerra di camorra per il controllo dei traffici di droga.