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De Laurentiis attacca arbitri e Lega: “Debolezza evidente, c’è chi vince nononstante 900 mln di euro di debiti…”

De Laurentiis attacca arbitri e Lega Debolezza evidente, c'è chi vince nononstante 900 mln di euro di debiti...
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È un Aurelio De Laurentiis scatenato quello che si è presentato ai microfoni di Sportmediaset dopo il ko del suo Napoli nella finale di Supercoppa italiana contro l’Inter: “L’arbirtaggio? A me dispiace per Rocchi, che sta vivendo una specie di incubo – le parole del numero uno del club campano -. Quando mi trasformo in tifoso posso andarci giù pesante, ma non credo ce ne sia bisogno. La debolezza degli arbitri di quest’anno è chiara, non solo con noi. Chissà quale ulteriore imbarazzo proverà Rocchi in questo momento… La competizione deve essere anche una festa, se tu mi riduci in dieci il calcio non è più spettacolare. La Lega non funziona, va contro gli interessi dei club: questa Supercoppa condiziona anche il campionato visto che le espulsione poi le paghiamo in Serie A”. Niente dichiarazioni invece né per Walter Mazzari, né per i calciatori: squadra e staff tecnico in silenzio stampa.

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De Laurentiis stronca Rocchi e gli arbitri

De Laurentiis si è poi soffermato più in generale sulla partita e sulla Supercoppa, tornando a criticare il formato pur facendo un plauso all’organizzazione araba: “Siamo in pieno mercato, abbiamo già fatto tre acquisti e altri due sono in entrata. Questo è un Napoli ancora in costruzione. Onore al merito a chi vince, ma ho visto una squadra in crescita. Nonostante tutte le assenze e l’inferiorità numerica ho visto un Napoli che ha dato del filo da torcere a un’Inter un po’ imprecisa. Io ho contrastato questa Supercoppa ai suoi tempi per il formato, credo che l’anno prossimo non abbia più regione d’esistere visti i tanti impegni che ci impone la Uefa. L’Arabia? Abbiamo scoperto un paese apertissimo, che diventerà il centro del mondo a livello commerciale. Il calcio è un po’ uno specchietto per le allodole, sono furbi e intelligenti lo sappiamo… Sicuramente non bisognerà aspettare il 2030 e i Mondiali per vederli imporsi”

“Con un rosso il calcio diventa meno spettacolare”

Più nello specifico sulla partita e sulla prestazione dell’arbitro Rabuano: “A me dispiace per Rocchi (il designatore degli arbitri ndr), che sta vivendo una specie di incubo. Non mi va di documentare dei pensieri dei tifosi, non credo che ce ne sia bisogno – spiega ancora – La debolezza degli arbitri quest’anno parla da sola. Prima della partita mi chiedevo quale imbarazzo avrebbe provato stasera. Noi dovevamo promuovere noi stessi, se tu mi riduci in dieci, il calcio non diventa spettacolare. La Lega purtroppo in Italia non funziona. Hanno cambiato anche i regolamenti, le espulsioni le paghiamo in campionato. Questa coppa che conta poco, quindi, la paghiamo anche in campionato”.

“Avevo promesso un premio in caso di vittoria, ci sarà lo stesso”

De Laurentiis non si dice particolarmente amareggiato per la sconfitta: “No, sono molto contento, sono entrato nello spogliatoio – spiega ancora – Li ho ringraziati, perché hanno dato molto, gli avevo promesso un premio se avessimo vinto e ho detto che un premio ci sarà lo stesso. Hanno dimostrato di essere squadra, a me dispiace per i tifosi perché quando si perde c’è rammarico. Vedo un Napoli che sta trovando la strada giusta. L’Inter è prima in classifica, non abbiamo sfigurato. Ai tifosi dico di stare sereni e calmi, perché il Napoli sta tornando”.

La frecciata all’Inter è stata evidente

“Io vorrei che fosse un bel gol promozionale nel mondo, però bisognerebbe cambiare la Lega, la Federazione, molte cose. Bisognerebbe spiegare ai politici che le squadre di calcio non sono delle sperperartici, delle ingorde idrovore che macinano denaro. Purtroppo, per una legge sbagliata, fatta dalla Melandri e che nessuno sta ancora cambiando, abbiamo delle realtà che sono indebitate per 900 milioni, un miliardo.

E quindi sono guai. Il Napoli ha vinto uno scudetto e ha avuto un utile di 85 milioni, una riserva di 150 milioni a bilancio. Però forse io venendo dal mondo del cinema so fare i conti e riesco a considerare i vari fattori anche avendo davanti a me il gol positivo del successo. Poi è chiaro che, se fossi soltanto un tifoso, cosa che purtroppo sono diventato perché prima di calcio non sapevo nulla. Man mano io e la mia famiglia ci siamo appassionati: ho un nipote che gioca a calcio e che mi fa la radiocronaca delle partite. È bravo e ormai ci siamo tutti impossessati, siamo diventati tutti tifosi. Però quando diventi tifoso devi darti ogni tanto qualche schiaffo per risvegliarti, perché altrimenti ti fai prendere da un bellissimo gioco che deve rimanere sul piano dei numeri sempre a bilancio”.

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