Home Cronaca De Laurentiis-De Magistris, volano ancora insulti e offese social

De Laurentiis-De Magistris, volano ancora insulti e offese social

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«Il sindaco degli innumerevoli disastri amministrativi polemizza con il Calcio Napoli e strizza l’occhio a frange opache e discusse della tifoseria»: dopo che per giorni Luigi de Magistris e l’assessore Ciro Borriello hanno sparato a palle incatenate sulla società azzurra arriva una replica incandescente degli uomini di Aurelio de Laurentiis. «Il sindaco usa una tecnica collaudata: per nascondere inadempienze e ritardi della sua cattiva amministrazione fomenta critiche verso la società e il suo presidente, creando divisioni che non contemplano il bene della squadra e il suo successo».

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Ormai è scontro totale tra il Comune e il Calcio Napoli. Che esplode alla vigilia dell’esordio casalingo della squadra, stasera con il Milan. Le staffilate ormai vanno avanti da mesi, su crediti e debiti vantati dall’ente e dalla società, sulla convenzione non firmata, sui lavori al San Paolo. Con messaggi al limite dell’offesa tra de Magistris e De Laurentiis.

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Negli ultimi giorni, però, era stato Palazzo San Giacomo a far risalire la tensione. Giovedì sera il sindaco aveva comunicato che sarebbe andato in curva B «per non sedermi accanto a De Laurentiis dopo i reiterati e offensivi attacchi alla città e ai napoletani». Ieri sera la replica della società: «L’unico a offendere Napoli è il sindaco con i suoi disastri amministrativi: dal sudiciume di una città invasa dai rifiuti alla incapacità di vendere i beni pregiati del patrimonio, salvo consentire alla partecipata Mostra d’Oltremare di svendere l’Arena Flegrea, dal disastro dei trasporti perpetrato al cospetto di turisti inorriditi da un simile livello di inefficienza, alla incapacità di chiudere i cantieri, come dimostra con irrefutabile e imbarazzante evidenza via Marina».

Secondo il Calcio Napoli «il sindaco trova il tempo per polemizzare, con querula civetteria, con il presidente strizzando l’occhio alla sedicente curva B, espressione usurpata in deliranti comunicati da frange opache e discusse della tifoseria, da cui la società ha da tempo preso le distanze e che non rappresentano i tantissimi tifosi per bene che affollano lo stadio, compresa la curva B, a sostegno della squadra». Un attacco in piena regola in cui si stigmatizza la «tecnica collaudata» del sindaco di spostare l’attenzione per «nascondere la cattiva amministrazione anche sul tema dello stadio: basti pensare al caso dei seggiolini, che tre anni fa un Comune in dissesto millantava di realizzare con il fantomatico ricorso al Credito Sportivo, salvo essere con ignominia sbugiardato dai fatti».

De Laurentiis ha gioco facile a smascherare un sofisma di de Magistris che trasforma ogni critica alla sua persona e alla sua amministrazione in un attacco alla città «ma il presidente – ribadisce il comunicato del Napoli non attacca la città e i napoletani ma ha criticato una pessima gestione, soprattutto sul tema dello stadio, che, caso unico in Italia, da anni versa per esclusiva responsabilità del sindaco in una situazione di umiliante degrado, creando alla società e alla città un enorme danno di immagine: quando arrivano squadre europee blasonate, abituate a impianti di eccellenza, sarà inevitabile provare un sentimento di profonda vergogna per le condizioni del San Paolo».

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