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Delitto di Diamante, Schiattarelli resta in carcere

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Resta in carcere Francesco Schiattarelli, il 19enne dei Miracoli accusato di essere l’assassino di Francesco Augieri, il 23enne che ha perso la vita a Diamante in Calabria. Il gip ha così convalidato il fermo in carcere: a nulla sono valse le tesi difensive dei legali del giovane, Francesco Paone e Giorgio Pace. I due avvocati hanno sottolineato come l’accusa nei suoi confronti sia suffragata da prove deboli rappresentate da una testimonianza ‘de relato’ di una ragazza minorenne. In pratica nessuno dei testimoni ha visto Schiattarelli sferrare il colpo mortale contro Augieri. Gli avvocati Paone e Pace hanno già fatto sapere che presenteranno ricorso al Riesame. Intanto ci sono altri tre indagati.

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“Non sono stato io, ho partecipato alla prima rissa, ho preso un colpo a un occhio e sono nito per terra. Poi mi sono rialzato e ho visto gente scappare. Sono andato a casa. Non so niente dell’accoltellamento di Francesco Augieri”. Così ha provato a difendersi Francesco Schiattarelli davanti al magistrato l’interrogatorio per la convalida del fermo davanti al gip della Procura di Napoli. Gli avvocati avevano chiesto la sua scarcerazione ritenendo che non ci sono prove sufficienti per detenerlo in cella. Lui si è difeso strenuamente professando la sua estraneità al delitto di Augieri.

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