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Deputato vota contro la legge sui matrimoni gay, ma dopo 3 giorni festeggia quello del figlio

Deputato vota contro la legge sui matrimoni gay, ma dopo 3 giorni festeggia quello del figlio
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In parlamento si è schierato, anche apertamente, contro le nozze gay. Ed ha votato quindi contro la proposta di leggi sui matrimoni omosessuali. Ma la storia inizia ora: dopo tre giorni, infatti, lo stesso uomo ha partecipato ai festeggiamenti per le nozze del figlio omosessuale, tenendo un discorso e affermando di aver sempre incoraggiato gli sposi ad unirsi in matrimonio.

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Il protagonista della vicenda, che sta facendo discutere e non poco negli Stati Uniti, è Glenn Thompson, deputato repubblicano della Pennsylvania. “Adoriamo quando trovano il loro vero amore, specialmente quando entrano a far parte delle nostre famiglie. Questo è ciò che ho sempre sostenuto“, ha detto Glenn Thompson al ricevimento, tenutosi lo scorso venerdì a Philadelphia, secondo l’audio del discorso ottenuto da Buzzfeed News. Lo stesso deputato, inoltre, ha anche affermato di sentirsi ‘benedetto’ nell’accogliere il nuovo genero nella sua famiglia.

Il discorso alla festa del figlio dopo aver votato contro la legge sui matrimoni gay

Un discorso di cui il figlio, ovvero lo sposo, dovrebbe andare fiero. Il problema però è quanto successo pochi giorni prima, quando il rappresentante della Pennsylvania si è unito ai 157 repubblicani della Camera per votare contro il “Respect for Marriage Act ” . Si tratta della legge che codificherebbe il diritto ai matrimoni omosessuali per proteggere l’uguaglianza nel matrimonio. La stessa legge che è stata proposta dai Democratici, presentata dopo i timori suscitati della sentenza della Corte Suprema in materia di aborto. I deputati in carica, dunque, volevano evitare che la corte esaminasse altri casi storici. Tra questi, quelli che riaffermano le tutele del matrimonio tra persone dello stesso sesso.

La legge, che adesso dovrà passare il (difficile) vaglio del Senato, è stata approvata con 267 voti a favore e 157 contrati. Ottenendo, di conseguenza, anche il consenso di 47 repubblicani che hanno votato con i Democratici.

 

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