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Destino beffardo per Angela e Massimo, la 33enne investita dove il papà travolse e uccise un uomo

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E’ ancora sconvolta la comunità di Santa Maria Capua Vetere per la morte di Angela Saggiomo, la 33enne investita e uccisa nei pressi del carcere lo scorso 30 settembre. Come riportato dal sito de Il Mattino, la tragedia ha risvegliato un doloroso ricordo, quello della morte di Massimo Mazzella, ucciso nello stesso posto un anno e mezzo fa. Era il 23 aprile del 2018. Massimo morì venti giorni dopo, lacerato dal coma.

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La dinamica dell’investimento era pressoché identica a quella di Angela, il posto anche. Angela e Massimo legati dallo stesso destino, soprattutto perchè ad investire Massimo fu il padre di Angela, con l’auto intestata alla figlia.

Massimo Mazzella, gestore del «Med Cafè» di Capua con la sua compagna, Marilena, era uscito di casa per soccorrere i nipoti che erano rimasti in panne lungo l’Appia. Era il 23 aprile, un lunedì. Giunto all’altezza del carcere, legò la corda che aveva portato con sè alla sua automobile per trascinare quella dei nipoti. Ma la corda si spezzò. Scese di nuovo dalla macchina e in quel momento un’auto lo colpì in pieno.

 

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