“Mi hanno ucciso di mazzate, dal primo piano al seminterrato sono sceso con calci, pugni e manganellate. I poliziotti penitenziari hanno commesso un grande errore, non è così che si danno i segnali” . È ancora segnata dalla sofferenza la voce di un detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), tra le vittime dei pestaggi avvenuti il 6 aprile 2020 nell’istituto; fatti peri quali ieri oltre 50 tra ufficiali e sottufficiali della Polizia Penitenziaria in servizio quel giorno sono stati raggiunti dalle misure cautelari emesse dal Gip su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere per tortura, maltrattamenti, depistaggio, falso.
Le immagini choc rivelat dal quotidiano Domani
Domani pubblica i video inediti dei pestaggi in carcere. Una sequenza che conferma la spedizione punitiva del 6 aprile 2020 nell’istituto penitenziario ‘Francesco Uccella’ di Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta.
È il pomeriggio del 6 aprile 2020. In uno dei filmati si vedono i detenuti che vengono fatti inginocchiare. Hanno le mani dietro la testa e il capo appoggiato al muro.
Testate con casco, schiaffi, colpi inferti con il manganello nelle gambe e sulla schiena. E poi calci e ancora calci anche contro chi è già steso a terra. Qualche detenuto viene trascinato come fosse un capo di bestiame.
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LE PAROLE DEL DETENUTO
Il detenuto, che non vuole rivelare il nome, è tra i pochi dei quasi 300 malmenati ad avere presentato denuncia; lui ebbe infatti la fortuna di uscire dal carcere il 10 aprile e di andare ai domiciliari in una località del Casertano, dove i carabinieri lo ascoltarono.
“Dopo gli arresti di ieri – prosegue – sono sollevato, li aspettavo da tempo. Ma ad oltre un anno di distanza ho ancora paura. Negli occhi ho ancora quei momenti terribili, mai vissuti in carcere e con nessun poliziotto della Penitenziaria, con i quali ho sempre avuto buoni rapporti. Ma quel 6 aprile fu una cosa assurda, mai vista. Ci hanno pestato per ore, facendoci spogliare, inginocchiare, qualcuno si è fatto la pipì addosso, a qualcun altro tagliarono barba e capelli. Il giorno dopo ci hanno fatto stare in piedi non so per quanto tempo vicino alle brande, come fossimo militari. Non potevo non denunciare, ma altri compagni impauriti non lo hanno fatto. Vorrei dimenticare, spero che il processo arrivi presto”, conclude. (ANSA)
I nomi di tutti gli indagati
Gli indagati sono residenti a Camposano, Nola, Santa Maria Capua Vetere, Marcianise, Cassino, Caserta, Capua, Galluccio, Curti, Piedimonte Matese, Recale, Aversa, Napoli, Francolise, Cervino, Telese Terme, San Felice a Cancello, Macerata Campania, Teano, Sant’Agata de’ Goti, Valle Agricola, Capodrise, Mugnano, Portico, Pozzuoli, Calvi Risorta, Pietravairano, Carinaro, Aversa. Per gran parte di loro non è scattata alcuna misura e sono quindi indagati a piede libero: si tratta di posizioni marginali, finite sotto la lente solo perchè in servizio in reparti coinvolti nelle tensioni del primo lockdown.
I nomi
Pasquale Colucci 1968
Gaetano Manganelli 1976
Anna Rita Costanzo 1977
Salvatore Mezzarano 1981
Alessandro Biondi 1965
Raffaele Piccolo 1964
Giuseppe Crocco 1969
Angelo Bruno 1966
Gennaro Loffreda 1968
Pasquale De Filippo 1971
Gabriele Pancaro 1967
Giacomo Galluccio 1976
Francesco Merola 1966
Michele Vinciguerra 1964
Fabio Ascione 1974
Paolo Buro 1969
Oreste Salerno 1967
Felice Savastano 1967
Gennaro Quisillo 1966
Vincenzo Lombardi 1989
Flavio Fattore 1970
Angelo Ricciardi 1967
Tommaso Calmo 1962
Francesco Vitale 1972
Rosario Merola 1971
Raffaele Piccolo 1973
Antonio De Domenico 1965
Angelo Iadicicco 1974
Arturo Rubino 1968
Roberta Maietta 1980
Salvatore Parisi 1971
Giuseppe Conforti 1961
Massimo Oliva 1970
Nicola Falluto 1984
Michele Piscitelli 1970
Domenico Pascariello 1990
Silvio Leonardi 1995
Gianni Greco 1964
Stanislao Fusco 1969
Salvatore Cecere 1962
Angelo Racioppoli 1965
Eduardo Gammella 1962
Carmine Antonio Zampella 1976
Bruno Acaluso 1969
Gennaro Ottaviano 1972
Nicola Macallè 1964
Giovanni Corrado 1976
Domenico Garofalo 1972
Gennaro Saiano 1973
Biagio Braccio 1965
Michele Sanges 1964
Tiziana Perillo 1975
Nunzia Di Donato 1974
Maurizio Soma 1961
Pasquale Rullo 1962
Giuseppe Di Monaco 1964
Marcello Pezzullo 1966
Giuseppe Rossi 1963
Claudio Di Siero 1964
Mario Rigido 1968
Attilio Della Ratta 1965
Nicola Nuzzo 1972
Domenico Mastroianni 1968
Eugenio Calcagno 1971
Giuseppe Gaudiano 1969
Alessio De Simone 1971
Vittorio Vinciguerra 1973
Alfredo Iannotta 1970
Guido Esposito 1977
Giovanni Guardiano 1995
Crescenzo Carputo 1969
Luigi Di Caprio 1963
Giuseppe Acquaro 1964
Giuseppe Frattolillo 1991
Giuseppe Bortone 1972
Pasquale Merola 1974
Lazzaro Varone 1966
Salvatore Di Stasio 1972
Massimo Ciccone 1962
Giovanni Di Benedetto 1968
Sandro Parente 1970
Nicola Picone 1969
Luigi Reccia 1967
Pasquale Cernicchiaro 1963
Clemente Mauro Candiello
Andrea Pascarella 1987
Giuliano Zullo
Mario D’Ovidio 1965
Giulio Pisano 1964
Marcello Iovino 1964
Pasquale Iannotta
Vincenzo Abbate 1968
Bruno Acamapora 1964
Enrico Abategiovanni 1969
Francesco Mirra 1967
Salvatore Monteforte 1974
Antonio Italiano 1970
Antonio Saldamarco 1975
Stefano Campagnano 1966
Salvatore Pellegrino 1969