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“Devi fare il passaggio…”. Nessuno può comprare o vendere a Villaricca senza l’ok del clan Ferrara-Cacciapuoti

Devi fare il passaggio.... Nessuno può comprare o vendere a Villaricca senza l'ok del clan Ferrara-Cacciapuoti
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“Devi fare il passaggio!”. Questa la frase chiave che veniva utilizzata dagli affiliati del clan Ferrara-Cacciapuoti di Villaricca per indicare il fatto che prima di vendere o acquistare qualsiasi bene a Villaricca bisognava avvisare la cosca egemone sul territorio. Il retroscena emerge dall’ordinanza che ha portato all’azzeramento del clan.

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Ad esempio un imprenditore aveva acquistato un locale da un’agenzia immobiliare che in passato era di proprietà di una nota famiglia di Villaricca. Quest’ultima, sapendo dell’affare, chiese l’intromissione del boss Mimì Ferrara affinché quell’immobile ritornasse in qualsiasi modo nella completa disponibilità della famiglia. Ferrara intervenne perchè la vendita di quell’immobile era avvenuta a sua insaputa, all’insaputa del capo del clan Ferrara Cacciapuoti. L’episodio è la massima manifestazione del principio che a Villaricca nessuno può comprare e nessuno può vendere, se prima non sia stato richiesto il permesso al clan Ferrara Cacciapuoti; l’espressione utilizzata dai personaggi a vario titolo coinvolti nella vicenda “FARE IL PASSAGGIO…” coglie nel segno.

Nel caso di specie al soggetto così come agli agenti immobiliari, viene addebitato di non aver prima effettuato il c.d. passaggio, cioè di non avere rispettato l’obbligo in forza del quale chiunque, prima di intraprendere qualsiasi acquisto di un bene immobile, o prima di prendere un’iniziativa commerciale e/o imprenditoriale a Villaricca, deve chiedere in giro se esistono vincoli imposti dalla locale criminalità organizzata. Dal contenuto delle conversazioni captate in ambientale e da quelle registrate dalla persona offesa, emergeva che il vincolo imposto dall’organizzazione su quel magazzino era di pubblico dominio, ciò a rimarcare la circostanza che, sul quel territorio comunale, era attuale e forte la percezione dell’esistenza di una organizzazione camorristica egemone.

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