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«Diceva che ero un drogato, non un boss», il retroscena del delitto della Sanità

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«Avevo deciso di uccidere Pietro Esposito perché aveva osato sfidarmi, aveva organizzato una ‘stesa’ nel mio quartiere quando ero stato scarcerato e diceva in giro che io non dovevo comandare il rione Sanità perché ero un drogato. Così decisi di eliminarlo». Queste le rivelazioni dell’ex boss dei ‘capitoni’ Carlo Lo Russo che sono risultate fondamentali per ricostruire l’omicidio del ras Pierino Esposito, avvenuto il 14 novembre 2015 al rione Sanità. Il corpo di Esposito venne ritrovato ai piede del sagrato di una Chiesa crivellato di colpi.

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Per quel delitto sono stati confermati gli ergastoli per Ciro Perfetto e Luigi Cutarelli, oltre naturalmente a Carlucciello. Nonostante abbiano ammesso gli addebiti anche in Appello, i tre hanno incassato il massimo della pena.

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