Home Politica Melito in dissesto, l’Amministrazione: “Scelta coraggiosa”. Ma la minoranza accusa: “Motivazioni insoddisfacenti”

Melito in dissesto, l’Amministrazione: “Scelta coraggiosa”. Ma la minoranza accusa: “Motivazioni insoddisfacenti”

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Sancito il dissesto dei conti pubblici, a Melito è tempo delle reazioni politiche. Il clima teso in aula si è riflesso anche nelle dichiarazioni post Consiglio. In una nota congiunta, i consiglieri di opposizione hanno ribadito le perplessità in merito alla documentazione portata in aula a supporto della deliberazione di “default” e sull’iter burocratico seguito per giungere alla discussione in aula.

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“Le motivazioni non sono state assolutamente soddisfacenti a seguito anche di una condotta vergognosa che non ci ha permesso di arrivare in consiglio comunale con una relazione fatta nelle commissioni opportune in quanto le poche che sono state convocate sono andate deserte, il che dimostra quanto poco impegno ci sia stato su un tema così delicato – hanno dichiarato i rappresentanti dei gruppi di minoranza. L’unica certezza che abbiamo al momento è che ci saranno più tasse e disagi per i cittadini. Il dato che fotografa la realtà è che anche se non dipende tutto dalla’ultimo anno di amministrazione, in questo periodo ci sono state più spese correnti – un milione mezzo – e minori entrate. Tra le spese scellerate di questa Amministrazione figurano l’istituzione del garante dei disabili, che negli altri comuni svolge il suo ruolo a titolo gratuito, e la colonia estiva (circa 20 mila euro) che comuni più virtuosi del nostro ritengono una spesa superflua”.

Nei prossimi anni, anche grazie al supporto di un organo ministeriale, il Comune sarà chiamato a ripianare 63 milioni di euro di debito. Una medaglia dalla doppia faccia: se da un lato la deliberazione sancisce il sostanziale fallimento dell’Ente, dall’altro lato la politica locale dovrebbe recepire la lezione ed imparare dagli errori commessi negli ultimi anni.

“La scelta di non partecipare alla votazione – hanno continuato i rappresentanti delle opposizioni – è stata un segnale rispetto al fatto che dal mese di settembre, di fatto, è mancato un confronto politico con la maggioranza, non tanto sulle cause, ormai chiare, ma soprattutto nei riguardi delle possibili soluzioni per riequilibrare il bilancio nei prossimi anni. Su questo, la proposta di deliberazione è carente, mentre il dibattito in aula non ha fatto emergere proposte significative. Il nostro atteggiamento durante il dibattito è stato incentrato sulla responsabilità, senza gettare la croce su qualcuno, ma parlando di soluzioni. Abbiamo anche provato a chiedere quali saranno le misure per attenuare il fenomeno dell’evasione, ma non abbiamo ricevuto risposte”.

La posizione dell’Amministrazione Amente

L’Amministrazione guidata dal sindaco Antonio Amente, dal canto suo, difende il suo operato e la scelta coraggiosa di “mettere le mani nei conti pubblici”, così come affermato dall’assessore Arsenti nel corso della seduta di ieri mattina: “Abbiamo riferito sin dall’inizio della drammatica situazione finanziaria che ha ereditato la nostra amministrazione e il dissesto non poteva che essere l’unico epilogo possibile. Abbiamo cercato – fa sapere l’Amministrazione tramite una nota – di predisporre un piano di rientro ma non vi sono state le minime condizioni, nonostante il gran lavoro dell’assessore al Bilancio Angela Arsenti. Quello compiuto ieri è un atto di coraggio, coraggio che è mancato a chi ha amministrato nel recente passato, quando era già chiara la situazione economica dell’Ente. Lavoreremo con ancora più attenzione per non sprecare alcuna risorsa, con serenità e con la convinzione che anche in queste condizioni sarà possibile migliorare le condizioni di vivibilità a Melito. All’organismo di controllo che si insedierà chiederemo di valutare la possibilità di garantire un’integrazione salariale ai Lavoratori Socialmente Utili, che riteniamo indispensabili per il funzionamento della macchina comunale”.

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