Home Cronaca Dora precipitò dalla mansarda del fidanzato, il legale: “Non fu suicidio”

Dora precipitò dalla mansarda del fidanzato, il legale: “Non fu suicidio”

Dora precipitò dalla mansarda del fidanzato, il legale: "Non fu suicidio"
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Il Gip ha disposto delle indagini integrative per capire se il fidanzato di Dora Lagreca, unico presente in casa al momento della morta, ha raccontato il vero nel corso della sua deposizione. Infatti Antonio Capasso ha parlato di un litigio in seguito al quale la ragazza si sarebbe lanciata dal quarto piano dell’abitazione di via Di Giuria: il ragazzo è finito indagato con l’accusa di istigazione al suicidio.

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Il corpo della giovane sarebbe caduto in posizione verticale senza aver avuto alcuno slancio nella caduta. Questo potrebbe voler dire che non si è suicidata e che dunque la battaglia portata avanti dalla famiglia e dai suoi legali ha un fondo di verità. “Il gip ha disposto due consulenze, una fisico balistica e una medico legale – spiega l’avvocato Renivaldo Lagreca al Corriere del Mezzogiorno– noi speriamo che il pm le svolga in incidente probatorio in modo da consentire ai nostri consulenti e a quelli dell’indagato di essere presenti. Soprattutto perché ci sono questi ulteriori elementi importanti da tener conto”.

LE INDAGINI DEI RIS

Il riferimento del legale è proprio alla modalità con cui sarebbe caduta Dora. “I rilievi scientifici della polizia e dei carabinieri hanno confermato che è avvenuta in modalità a candela – aggiunge l’avvocato – significa che non c’è stato slancio, non c’è stato distacco dal fabbricato ma è caduta in maniera dritta”.

Un altro elemento che non convince è stato rilevato dai Ris, i quali si sono resi conto che la caduta è avvenuta con il viso rivolto al palazzo, in contrasto dunque con quanto sostiene la polizia.

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