E’ un duro colpo quello inferto al clan Iadonisi di Fuorigrotta dagli uomini della squadra mobile che, su delega della locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di tre persone, gravemente indiziate di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. In manette sono finiti Francesco Iadonisi, indicato dagli inquirenti come il reggente dell’omonimo gruppo criminale, suo figlio Cosmo, e il genero Flavio Di Lorenzo. Sarebbero a capo di un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico di hashish, marijuana e cocaina, operante nel quartiere Fuorigrotta. L’indagine ha consentito di ricostruire una pluralità di episodi di cessioni ingenti di stupefacente destinato alle locali piazze di spaccio, avvenute nel primo semestre 2019. Inoltre, accertata la disponibilità da parte della suddetta organizzazione di beni di valore sproporzionato rispetto al reddito personale degli indagati.
Le intercettazioni in un appartamento riconducibile agli Iadonisi
Il provvedimento (firmato dal gip Luana Romano) sarebbe incentrato su una fitta rete di intercettazioni che confermerebbero diversi episodi di cessione di stupefacenti avvenuti in un appartamento nella disponibilità del gruppo. Gli Iadonisi da tempo sono attivi nel mercato degli stupefacenti con legami molto forti con i cartelli dell’area nord. L’ultima volta che Iadonisi senior fu arrestato risale a cinque anni fa quando su di lui pendeva un ordine di carcerazione: ad arrestarlo i carabinieri che lo individuarono in una villetta a Varcaturo.
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