Rischiavano molti più anni di carcere. E invece se la sono cavata con una condanna certamente al ribasso rispetto alle iniziali richieste dell’accusa. Si è concluso in questi giorni il processo d’appello a carico di Giuseppe Marino e Antonio Imperatore, arrestati nel corso di un blitz dei carabinieri nel marzo dello scorso anno nella piazza di spaccio del Parco Monaco a Melito. I due furono bloccati dai carabinieri della compagnia di Marano mentre cedevano dosi di crack e marijuana ad alcuni acquirenti in strada. Ad incastrarli un’intensa attività di osservazione del territorio insieme ad alcune immagini di videosorveglianza. Alla fine del processo di primo grado i due furono condannati rispettivamente a sette anni e quattro mesi e quattro anni e quattro mesi. Il processo d’appello ha invece ribaltato la sentenza di primo grado: le argomentazioni sollevate dal difensore di Marino e Imperatore, l’avvocato Gandolfo Geraci, sono state pienamente accolte dai giudici d’appello che hanno così rimodulato le precedenti condanne con un forte sconto. Grazie alla linea difensiva Marino è passato da sette anni e quattro mesi a un anno e sei mesi mentre Imperatore ha rimediato una condanna a un anno con sospensione della pena venendo immediatamente scarcerato.
