Home Cronaca Droga e cellulari nelle carceri italiane, concessi domiciliari a Iuliano

Droga e cellulari nelle carceri italiane, concessi domiciliari a Iuliano

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Il Tribunale del Riesame ha alleggerito la misura cautelare a carico di Alessandro Iuliano, ritenuto dalla Procura uomo di fiducia del clan Esposito, al centro dell’inchiesta che ha coinvolto 21 persone, accusate, a vario titolo della consegna di droga e cellulari attraverso l’utilizzo di droni nel carcere di Secondigliano, ma anche in quelli di Cosenza, Siracusa, Lanciano, Augusta, Catania, Terni, Rovigo, Caltanissetta, Roma-Rebibbia, Avellino, Trapani, Benevento, Melfi, Asti, Saluzzo, Viterbo e Sulmona.

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Il Tribunale ha accolto la tesi difensiva dell’avv. Raffaele Minieri, concedendo a Iuliano gli arresti domiciliari in sostituzione della misura cautelare in carcere.

Per le altre posizioni, invece, confermata la tesi accusatoria della Procura, che nei due anni di indagine ha scoperto il sistema messo in piedi da tutti i principali clan napoletani per garantire smartphone e droga ai propri membri detenuti nei carceri di mezza Italia.

Droga e cellulari in carcere, emesse 21 ordinanze di custodia cautelare

Lo scorso 19 marzo con le accuse (a vario titolo) di associazione di tipo mafioso, estorsioni, traffico di stupefacenti, detenzione di armi da fuoco ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, fu emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere per Matteo Balzano, Giovanni Baratto, Gennaro Pasquale Barone, Nicolas Brunetti, Roberta Cascone, Antonio Castiello, Salvatore Celentano, Giorgio Ciriello, Ciro Contini, Vincenzo Costagliola, Cristian Esposito, Nico Grimaldi, Lucio Musella,. Maria Matilde Nappi, Rita Pitirollo, Vincenzo Scognamiglio, Antonio Giampaolo Taletti, Santo Tessitore, Giovanna Viciglione, Maria Vitale e Alessandro Iuliano, per cui il Riesame ha in queste ore optato per i domiciliari.

 

 

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