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Droga ordinata al telefono con schede dedicate, la rete di spaccio nel Vesuviano

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Il traffico e lo smercio della droga generavano incassi fino ad un valore di mille euro al giorno. I poliziotti di San Giuseppe Vesuviano hanno smantellato un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, effettuando cinque arresti. Secondo l’ipotesi accusatoria, a capo dell’organizzazione criminale ci sarebbe stato Patrizio Tortora, 48enne di San Giuseppe Vesuviano. Oltre a Tortora, che gli investigatori ritengono vicino proprio al clan Fabbrocino, in manette sono finiti anche Nunzio Casillo, 54enne di San Giuseppe Vesuviano, soprannominato “o’scialone” e già detenuto in carcere per altri reati; Giuseppe Mascolo, Gaetano FerraroGennaro Malafronte è stato invece sottoposto agli arresti domiciliari.

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La base operativa dell’organizzazione criminale smantel-lata con gli arre-sti di ieri si trovava a a Terzigno. Le indagini erano partite dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, Carmine Amoruso, ex affiliato al clan Giugliano di Poggiomarino, e poi confermate da intercettazioni telefoniche e ambienta-li nonché da informazioni fornite da alcuni acquirenti di cocaina.

Nel corso delle investigazioni è emerso che i pusher ricevevano gli ordinativi dai loro clienti attraverso l’utilizzo di schede telefoniche dedicate, per limitare al massimo la possibilità di essere intercettati. Sempre in base alla  ricostruzione effettuata dagli investigatori, l’attività illecita era condotta anche in piazze di spaccio allestite in negozi della banda che si configura come affiliata al clan Fabbrocino.

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