Home Cronaca Droga sull’asse Napoli-Emilia Romagna, condanne per il gruppo dei fratelli Del Re

Droga sull’asse Napoli-Emilia Romagna, condanne per il gruppo dei fratelli Del Re

Armando e Antonio Del Re
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Avrebbero messo in piedi un gruppo capace di movimentare chili e chili di droga con base San Giovanni Teduccio. A capo i fratelli Armando e Antonio Del Re per i quali sono arrivate le condanne: l’inchiesta è quella culminata negli arresti effettuati dagli uomini della guardia di finanza nel giugno dello scorso anno. Il gip Salvatore ha decretato per Armando e Antonio Del Re rispettivamente 18 e 10 anni. Ha ottenuto un ottimo risultato Samuele Marigliano che rischiava una condanna a 14 anni di reclusione e invece ha rimediato solo tre anni e otto mesi con concessione delle attenuanti generiche: tutto merito della linea seguita dal suo legale, l’avvocato Leopoldo Perone, che è riuscito a ridimensionare le accuse per il suo assistito che è stato anche assolto dall’accusa di associazione.

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Riguardo gli altri Giuseppe Pistone è stato condannato a 10 anni e quattro mesi mentre decisamente meglio è andata a Salvatore Pistone condannato a quattro anni (a fronte dei 15 chiesti dalla Dda). Pistone è stato assolto dall’accusa di associazione e condannato per soli episodi di spaccio, decisive per lui si sono rivelate le argomentazioni del suo legale Mauro Zollo. Riguardo le altre condanne stabiliti due anni con pena sospesa per Carmela Chiummiello, tre anni e sei mesi per Giuseppina Palumbo, cinque anni e due mesi per Patrizio Sergio mentre Gaetano Minichini ha rimediato quattro anni. Secondo la Dda al vertice della predetta organizzazione c’erano i fratelli Del Re, Armando (alias A’Pacchiana) e Antonio, collegati alla malavita organizzata del quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio.

I due erano già reclusi poiché ritenuti responsabili dell’agguato commesso il 3 maggio 2019 in piazza Nazionale nei confronti di Salvatore Nurcaro (legato al Clan Reale), per questioni inerenti alla gestione delle piazze di spaccio. Nella stessa vicenda rimase gravemente ferita da pallottole vaganti la piccola Noemi e, più lievemente, la nonna. L’organizzazione criminale capeggiata dai fratelli Del Re, secondo gli esiti investigativi, era una delle più attive nel traffico di stupefacenti nelle principali piazze di spaccio di Napoli e provincia. I rifornimenti avvenivano attraverso autovetture dotate di doppifondi. I successivi approfondimenti investigativi portarono anche al sequestro di oltre 3 kg di hashish e alla ricostruzione di linee di forniture di stupefacenti a favore di un sottogruppo operante a Cattolica, in Emilia Romagna.

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