Home Cronaca Eboli, 13enne picchiata da una compagna di classe: la denuncia del papà

Eboli, 13enne picchiata da una compagna di classe: la denuncia del papà

Giovane di Eboli
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In un post pubblicato sui social, il padre di una 13enne di Eboli ha denunciato le violenze subite dalla figlia in classe. “Uno pensa di lasciarla in un posto sicuro, ma oramai neanche la scuola è così” scrive, pubblicando anche la foto della ragazzina con i chiari segni delle percosse. Secondo la testimonianza social del padre, inoltre, sarebbe questa la seconda aggressione subita dall’adolescente.

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Lo sfogo del papà della giovane

“La storia si ripete: un’aggressione subita tra i banchi di scuola. Ci si alza la mattina presto per andare a lavoro,lo si fa con la consapevolezza di aver lasciato i propri figli a scuola, per cui si immagina in un luogo sicuro rispetto alla strada che diventa sempre più pericolosa,ed invece accade tutto ciò. Schiaffi, calci, tirate di capelli: in foto solo ciò che può essere visibile ma la lista è ben più lunga purtroppo. Non sto qui a raccontarne la dinamica perchè  questa volta ci sarà chi di dovere a farne luce. Tanta amarezza, rabbia, sconforto e paura. Notte insonne per la mia piccola:  rifiuta di mangiare e soprattutto la tanta paura di tornare a scuola e di uscire con le amichette di sempre. Togliere la propria routine ad bambina di tredici anni. Ci attende un percorso lungo e difficile ma da genitori è un atto dovuto per il suo bene. Si lavorerà psicologicamente per superare il tutto ma voglio semplicemente ricordare a tutti i genitori che se accadono determinati episodi, molto probabilmente non si è capaci di educare i propri figli e soprattutto di vigilare sulla propria crescita nel quotidiano, perché ricordatevi che mentre si è convinti che tutto vada come si pensi, vi assicuro che non sempre è così. E mi preme sottolineare che molto probabilmente la colpa è solo di noi genitori. Ai genitori della ragazzina sempre che tale possa essere chiamata, suggerisco vivamente di tenerla lontana dalla mia bambina, perché lo studio insegna che la mente umana è gestibile fino ad un certo punto, dopodiché è abituata ad agire per conto proprio. La prima è stata superata con la coscienza di un papà che ha voluto ragionare. La seconda si supererà nelle sedi competenti, eventuale terza (mi auguro non accadrà mai) si supererà senza dare spazio alla coscienza perché credo che tutto abbia un limite. Le ferite sul corpo guariranno, per le ferite nell’anima ci vorrà più tempo…

N.B. Il motivo di questo post vuole solo essere di aiuto alle tante famiglie che hanno subito tali atti di “bullismo“ sui propri figli portando la massima attenzione possibile perché purtroppo il male è dietro l’angolo al di là del luogo sicuro o meno”.

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