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“Ecco il braccio militare degli Abbinante”, il ciclone Rignante sul clan del Monterosa

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A guidare i magistrati nel viaggio interno alla mala di Scampia e Secondigliano e in particolare nel mondo del clan Abbinante sono arrivati in questi mesi i verbali di Luigi Rignante, il figlio di un medico divenuto camorrista prima della scelta di divenire collaboratore di giustizia. Rignante, dopo aver appreso della condanna a morte del clan nei suoi confronti, ha deciso di voltare le spalle al suo gruppo e di passare dalla parte dello Stato svelando tutti i segreti e, soprattutto, l’organigramma di uno dei clan più longevi dell’area nord. Per quell’episodio nelle scorse settimane sono arrivate le condanne per i vertici del Monterosa (leggi qui l’articolo). Un ‘viaggio’  senza ritorno nel gruppo che da sempre rappresenta l’alfa e l’omega degli affari criminali del rione Monterosa. Rignante ha raccontato ai magistrati gli ultimi anni di vita del clan svelando i ruoli che i nipoti e i figli dei capoclan hanno assunto non mancando di precisare che non sono mancate le tensioni e le frizioni tra i diversi componenti del gruppo.

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Le dichiarazioni sugli Abbinante

Rignante esordisce chiarendo le posizioni di vertice del gruppo:« La gestione era di Arcangelo Abbinante (di Guido) e Salvatore Morriale faceva parte del gruppo Esposito (Antonio, figlio di Giovanni ‘o muorto). Gestiva, con quest’ultimo e con i fratelli di quest’ultimo (Guido Esposito e Francesco Esposito) e con Vincenzo De Luca, la piazza di crack. Morriale vendeva anche con il metodo “del privato”, con Filippo Diana (in sede di rilettura preciso che “a privato” vendeva eroina, e per questo fu arrestato, perché trovato in possesso di alcune dosi di eroina) Poi venne arrestato, e per un poco non l’ho visto, fin quando non “usci ai domiciliari”. Ai domiciliari, si è rimesso a vendere la droga (crack) con Antonio Esposito: Esposito e De Luca gli portavano la cocaina “cucinata” e lui — che aveva tempo proprio perché stava ai domiciliari — faceva le dosi. Quando è tornato libero, il Morriale è diventato, nel clan, un esponente di primo piano del clan (omissis)».

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