Michele Criscitiello è tornato a parlare di quanto avvenuto con il collaboratore Manuel Parlato con un editoriale su SportItalia.
Criscitiello ha infatti “licenziato” il giornalista Manuel Parlato a seguito di un intervento che non rispettava, secondo Criscitiello, la linea editoriale di SportItalia. Tutto questo in diretta televisiva.
Ci tiene poi a sottolineare come non si possa parlare di licenziamento vero e proprio dato che Parlato non è un vero e proprio dipendente di SportItalia ma un semplice collaboratore e aggiunge: “collabora con almeno 5 redazioni diverse”
Criscitiello: “A Napoli finti Pulcinella e veri Pinocchi”
Nell’editoriale di Michele Criscitiello si possono leggere molti attacchi a Napoli e soprattutto ai napoletani: “Se i fiorentini cantano loro senza indice e senza mignolo sono razzisti, ma se loro augurano la morte a chi fa una gag sul calciomercato mal riuscito di De Laurentiis allora è sacrilegio. Benvenuti nella Napoli degli anni ’90. Quella parte che non si è mai evoluta, composta da finti Pulcinella e veri Pinocchi”.
Aggiunge poi: “Se il corrispondente da Napoli, in diretta su SportItalia, ironizza sulla Juve prima di Napoli-Juventus va bene, la gag sulla bicicletta è consentita ma se il corrispondente da Milano ironizza sui mancati acquisti del Napoli allora c’è il caso diplomatico da fare un baffo a Cecilia Sala. Eh no. La città di Totò e Troisi non può proclamarsi la patria dell’ironia ma poi essere la prima a non capirla”.
“A voi lascio le tarantelle, io mi tengo i fatti”
Il giornalista Criscitiello si difende dalle accuse portate avanti dai napoletani che parlano di come lui abbia scalato le quote di SportItalia.
“Si trova su google e wikipedia… il primo 50% l’ho ottenuto da Tarak Ben Ammar senza soldi ma in cambio di risultati raggiunti. Il secondo 50% l’ho comprato nel 2022 prima di Ben Ammar e poi dai fratelli Sciscione grazie agli introiti che il sottoscritto ha ottenuto dalla vendita della sua prima società”.
Poi precisa: “Purtroppo, o per fortuna, nessuno mi ha regalato nulla nella mia vita… A voi lascio le tarantelle, io mi tengo i fatti della vita che mi sono costruito. Io speriamo che me la cavo…”.