Un delitto che lasciò attoniti molti. Perchè era stato ucciso un innocente, una persona che con la camorra non aveva nulla a che fare. Questo quanto si evince nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Giuseppe Mazzaccaro per l’omicidio di Luigi Megali. A raccontare ai magistrati la contrarietà degli altri clan per quel delitto Genny Carra, ex ras del clan Cutolo all’epoca in buoni rapporti con Sorianiello, guidati fino a qualche settimana fa da ‘Peppe della Novantanove’:«So della dinamica dell’omicidio perché mi fu raccontato da Mazzaccaro nel 2015 a casa di Patrizio Allard, quando eravamo già allineati. Al racconto era presente anche Vincenzo Cutolo. Noi rimanemmo sconvolti».
Il racconto del summit tra i Sorianiello e i Cutolo
«Ci stavamo raccontando degli assetti criminali che si stavano delineando e lui mi rinfacciò “voi non ci avete voluto dare una mano per Tommaselli, noi però vi abbiamo aiutato
per Ivone. E io gli risposti “ma voi avete fatto la strage degli innocenti” e lui replicò che non erano innocenti, perché anche Fortunato era un innocente. Alfredo Sorianiello disse a Mazzaccaro che non gli interessava chi morisse. Doveva vendicare il figlio».
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