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Estorsione per i Contini, si chiude il cerchio sui nuovi ras del rione Amicizia

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Con la cattura di Massimo Cerrato al rione Amicizia si chiude il cerchio sui presunti nuovi signori del pizzo del clan Contini. Ad arrestare ‘o nan i  poliziotti del commissariato San Carlo Arena (leggi qui): l’uomo era latitante dal 1° ottobre scorso, quando è stata emessa la misura cautelare nei confronti anche di Francesco Laezza e Salvatore Sacco, accusati di aver chiesto la tangente estorsiva ad un pizzaiolo dell’Arenaccia costretto poi chiudere la propria attività. Come riportato da Il Roma secondo l’accusa Massimo Cerrato sarebbe colui che il 12 giugno scorso accompagnò Francesco Laezza in pizzeria per la richiesta estorsiva. iL pizzaiolo disse di non poter pagare perchè c’era stato il lockdown e che l’attività doveva ancora riprendere a pieno regime. Allora gli estorsori (tutti da considerare innocenti fino a eventuale condanna definitiva) diedro un appuntamento alla vittima con Laezza che affermò: «Ci vediamo a settembre, io vengo a nome di Gaetano core e’ fierr».

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Le rivelazioni del pentito De Feo che ha parlato dei nuovi ras dei Contini

Di Cerrato ha parlato anche il collaboratore di giustizia Vincenzo De Feo:«Lavorava sulla piazza del Borgo come spacciatore. Con lui operava una tale “Fifi”, ma solo di notte perché di giorno stava agli arresti domiciliari. Antonio “’o chiattone” e Salvatore soprannominato “Sasà” della Sanità. La piazza era gestita dai due Gino, Cella e Mastellone, e controllata per
conto del clan Contini anche dagli affiliati “Nannone” e “Sarracino”».

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