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Estorsioni, ‘recupero crediti’ e minacce agli inquilini: lo stretto rapporto tra Vitiello e ‘o marmular

Estorsioni, 'recupero crediti' e minacce agli inquilini lo stretto rapporto tra Vitiello e 'o marmular
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Svolgeva l’attività di recupero crediti per il clan o eseguiva favori chiesti da Luigi Vitiello. La figura di Francesco Mallardo  detto ‘o marmular emerge più volte nell’ultima ordinanza su camorra, politica e cemento a Giugliano. Per esempio fu chiesto il suo intervento per ‘convincere’ gli inquilini che non pagavano l’affitto o lo pagavano in ritardo, a lasciare gli appartamenti in via del Toro. A chiedere il suo intervento e quello di Angelo Pirozzi alias “Angioletto ‘o campagnuolo” fu – secondo i magistrati –  Luigi Vitiello, la cui società era proprietaria degli immobili. I due “si presentavano come elementi di vertice dell’organizzazione criminale clan Maliardo e costringevano gli inquilini degli appartamenti ubicati a Giugliano in Campania al Viale del Toro, immobile di proprietà di società tutte riconducibili al Vitiello Luigi, a liberare gli appartamenti da loro condotti in locazione”. 

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‘O marmular intervenne, sempre su richiesta di Vitiello e di un imprenditore attivo nella vendita di carni all’ingrosso, per recuperare un credito di 12 mila euro vantato nei confronti di un commerciante. “Vitiello – come scrivono i magistrati  – incaricava del recupero
Mallardo Francesco, il quale, presentandosi quale “parente” o “compagno”, evocava la sua appartenenza al clan Maliardo e gli intimava di versare le somme dovute,
minacciandolo in una occasione di sottrargli la gestione delle sue attività commerciali”. 

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L’imprenditore chiese a Luigi Vitiello  di intervenire nei confronti di Francesco Mallardo
affinchè per il recupero crediti prendesse solo la somma di duemila euro e non il 50% dell’importo da recuperare, ovvero 6 mila euro : “me ne devi far uscire con un paio di migliaia di euro… se no su 12.000 euro… 6.000 euro sono esagerati. Dai!”. Si riferiva al fatto che Vitiello  Luigi in una precedente conversazione ambientale gli aveva detto che gli affiliati al clan Maliardo per eseguire i recuperi credito chiedevano il 50% dell’importo da recuperare.

In un’altra occasione Francesco Mallardo  detto ‘o marmular costrinse un imprenditore edile di Giugliano in affari con Luigi Vitiello, a versare  la somma complessiva di 15mila euro in relazione a due cantieri edili da lui aperti a Mugnano. Si trattava di una tangente estorsiva parametrata all’importo dei lavori edili oggetto dell’appalto, organizzando anche un incontro de visu con Mallardo all’esito del quale la vittima si impegnava a versare la somma di euro 5 mila, sebbene l’importo richiesto
fosse di 10 mila euro

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