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Faida di camorra a Napoli Nord, Landolfo ed il patto con il nemico per ammazzare 3 rivali: “Fai come ti dico…”

Faida di camorra a Napoli Nord, Landolfo ed il patto con il nemico per ammazzare 3 rivali: "Fai come ti dico..."
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Tra le persone finite nell’ultima inchiesta sulla faida di camorra a Nord di Napoli c’è Pasquale Landolfo: il braccio destro del boss Francesco Pezzella è accusato di aver pianificato gli omicidi di tre affiliati al clan Cristiano-Mormile. I fatti risalgono al marzo 2022, un periodo di grande fibrillazione criminale nel triangolo Arzano, Frattaminore, Frattaminore con diversi clan a contendersi il territorio, che in passato era egemone del clan Moccia.

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Il ras, detto ‘o scagnato, in presenza di alcun suoi fedelissimi, avrebbe convocato Vincenzo Morra nella sua abitazione chiedendogli di consegnargli i nemiciI tre affiliati dell’ex gruppo della 167 di Arzano, secondo Landolfo, dovevano essere “fermati” o meglio puniti in quanto stavano facendo molti “guai”. In particolare erano ritenuti responsabili del duplice tentato omicidio contro Antonio Alterio e Daniele Laperuta, dell’attentato in danno di Salvatore Mennillo e dei raid contro le pizzerie avvenuti nella notte del marzo 2022.

IL PIANO OMICIDA DI LANDOLFO

Secondo la Procura di Napoli, Landolfo avrebbe voluto ammazzare anche Morra ma, inizialmente, gli avrebbe promesso di salvarlo, qualora, gli avesse consegnato i suoi 3 compagni: “Vuoi morire con loro? Allora fai come ti dico io. Ho ho garantito per la vita tua , ora vedi tu quello che puoi fare con noi… ” . Una volta congedato Morra, ‘o scagnato avrebbe annunciato ai suoi fedelissimi anche l’intenzione di eliminare lo stesso Morra una volta posti in essere gli omicidi dei suoi tre “compagni”. Quelle di Landolfo sono rimaste solo intenzioni, fatti gli omicidi da lui pianificati non si sono verificati.

LE DICHIARAZIONI DI MORRA

La ricostruzione degli inquirenti avrebbe trovato riscontro nelle dichiarazioni spontanee rese da Morra nel marzo 2022. In principio la vittima avrebbe acconsentito alle richieste di o’ scagnato perché intimorito, ma non avrebbe mandato il messaggio ai 3 ragazzi che dovevano essere uccisi.

Il provvedimento eseguito a carico di Landolfo è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, pertanto, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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