mercoledì, Luglio 30, 2025
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Falso e truffa, la Procura indaga sulla laurea di Maria Rosaria Boccia

La Procura di Napoli ha iscritto Maria Rosaria Boccia nel registro degli indagati nell’ambito di un’indagine sulla regolarità del conseguimento della sua laurea in Economia. La notizia è stata riportata da Il Mattino e La Repubblica. Le ipotesi di reato avanzate dagli inquirenti comprendono falso, truffa e falsa attribuzione di opere altrui.

I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli hanno acquisito documentazione da diversi atenei, a seguito di un esposto presentato alla Procura. Al centro dell’indagine vi sarebbe il presunto plagio di una tesi discussa da una studentessa della Luiss, intitolata “Il Sistema Sanitario Nazionale: luci e ombre di un’eccellenza italiana stretta dai vincoli della finanza pubblica”. Secondo le accuse, l’imprenditrice avrebbe presentato un elaborato molto simile presso l’Università Telematica Pegaso.

Ulteriori irregolarità sarebbero emerse al momento dell’immatricolazione alla Pegaso, avvenuta nel 2020. Boccia avrebbe presentato un’autocertificazione priva di firma per il riconoscimento di esami precedentemente sostenuti all’Università Parthenope. Secondo quanto riportato dai quotidiani, l’ateneo Pegaso avrebbe accolto la documentazione senza verificarne la veridicità con l’università di provenienza.

Maria Rosaria Boccia ha conseguito la laurea in Economia e Management con una votazione finale di 91/110. Gli accertamenti interni dell’università sono scattati dopo la messa in onda, il 9 settembre 2024 su Rete 4, di un servizio televisivo che metteva in dubbio l’autenticità della tesi. Il confronto tra i due elaborati sarebbe stato effettuato tramite un software antiplagio.