Home Attualità e Società Farina di insetti venduta in Italia, Confeuro: “Necessaria un’etichetta unica e chiara”

Farina di insetti venduta in Italia, Confeuro: “Necessaria un’etichetta unica e chiara”

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A partire dal 24 gennaio, dietro direttive europee, l’Italia ha iniziato a commercializzare le cosiddette farine d’insetti. Si tratta, nello specifico, delle polveri ricavate da congelamento, essicazione e successiva macinatura di due specie di insetti: l’Acheta domesticus, comunemente conosciuto come “grillo domestico” e l’Alphitobius diaperinus, per gli amici “verme della farina minore”. Ciò significa, quindi, che queste farine a base di insetti potrebbero essere mescolate alle farine tradizionali per creare diversi prodotti. Come ad esempio pane, biscotti, cracker, miscele pronte per prodotti da forno, snack, pasta, ecc. Com’era prevedibile, la decisione ha scatenato non poche polemiche, tra chi esprime perplessità circa il gusto e chi si ribella al grido di “prima la dieta Mediterranea!”.

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La commercializzazione della farina di insetti: un prodotto sicuro

La verità è che la decisione dell’Ue arriva come risposta alla richiesta specifica della società olandese Fair Insects B.V. Presentata nel dicembre 2018 alla Commissione, riguardo l’uso di alcuni insetti interi congelati, essiccati e in polvere (macinati). Venduto sia come snack che come ingrediente in una serie di prodotti alimentari destinati alla popolazione in generale. L’azienda ha presentato alla stessa Commissione anche una richiesta di tutela dei dati scientifici di proprietà industriale, forniti a corredo della domanda. Dati che comprendono la descrizione dettagliata del processo di produzione, informazioni sulle vendite del nuovo alimento e i risultati di studi sulla genotossicità e sulla digeribilità delle proteine. La Commissione ha quindi chiesto all’Autorità europea per la sicurezza alimentare di formulare un parere scientifico in proposito. Parere che ha portato alla conclusione che l’insetto congelato, essiccato e in polvere è sicuro. Ferma restando la necessità di inserire in etichettatura tutte le informazioni che possano essere utili al consumatore, in primis quelle relative agli allergeni.

La richiesta dei vertici di Confeuro

Ciò che ora chiedono i vertici di Confeuro, all’infuori di ogni futile polemica, è di tutelare il diritto ai consumatori di essere correttamente informati. “Ci domandiamo quanto sarà tutelato il diritto dei consumatori a essere informati“, afferma Andrea Michele Tiso, presidente di Confeuro, circa la vendita di insetti.

Sollecitiamo l’Europa a ragionare su un’etichettatura unica che dia informazioni chiare e trasparenti al consumatore e non stiamo parlando solo delle farine di insetti. Come abbiamo visto un problema analogo si è creato per il vino e altri ne verranno fuori. E’ necessario che l’Europa superi le posizioni allarmistiche generate da indicatori fuorvianti come il Nutriscore, che mette sullo stesso piano il consumo quotidiano di 1litro di coca cola e 1 litro di olio evo. I consumatori hanno diritto a ricevere un’informazione diretta ma equilibrata, che riporti esattamente tutti gli elementi presenti in un prodotto, i loro pro e i contro se ne viene fatto un abuso“, prosegue il Presidente di Confeuro sulla questione delle farine di insetti. “Per noi l’educazione alimentare parte proprio dalla corretta informazione. E dobbiamo tenere a mente che viviamo in Europa, cuore storico della cultura alimentare con tradizioni culinarie importanti che tutto il mondo ci invidia“, conclude il Presidente della Confederazione degli Agricoltori europei e del mondo.

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