Home Cronaca Ferdinando ucciso come un boss sotto casa, la svolta sul killer

Ferdinando ucciso come un boss sotto casa, la svolta sul killer

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Ore contate per i responsabili dell’omicidio di Ferdinando Longobardi, il giovane ammazzato a Mondragone scarcerato pochi giorni prima. I carabinieri sono sulle tracce di due persone di cui una si sarebbe data alla macchia sparendo nel nulla.

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Ferdinando Longobardi, 29 anni, è stato ucciso sotto casa con tre colpi di pistola la sera del 4 settembre a Mondragone per un motivo che al momento non è del tutto chiaro, anche se il ventaglio di ipotesi spazia dai motivi passionali a fatti di malavita.

È certo che Longobardi non temeva di essere ucciso, era uscito di casa in pantofole, però aveva un coltello da cucina.

Si fa largo una pista che non è quella legata alla camorra né ai precedenti di malavita ma passionale dietro l’omicidio di Ferdinando Longobardi, ammazzato sotto casa a Mondragone. Le forze dell’ordine avrebbero un identikit della persona che ha fatto fuoco, che era in compagnia di un altro soggetto. Dunque niente criminalità dietro l’agguato, si era pensata a questa ipotesi visto che Nando era uscito da poco dal carcere. Una donna, la gelosia di un uomo. Questi gli elementi che conducono all’omicidio di Nando ma a condurre le indagini è sempre la DDA che non abbandona la pista della droga.  Longobardi da quando è uscito di galera ha cercato di rigare dritto, lavorando di mattina in un lido, di pomeriggio in un’officina meccanica. Ma potrebbe aver lasciato in sospeso qualche conto quando lo hanno arrestato, sei anni fa.

 

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