Li hanno fermati a Secondigliano. Ad attirare la curiosità degli agenti del commissariato di Secondigliano (diretto dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito) una presenza. Quella di Vincenzo Maione, aspirante ras della Vanella Grassi per la fazione del Perrone e del Berlingieri. Insieme a lui altri due giovani T.B. e C.T.: nella loro auto alcune mazze da baseball fatto questo che ha spinto subito gli agenti ad intervenire. I tre sono stati infatti denunciati per possesso di oggetti atti ad offendere. Molto probabile che tali oggetti servissero per qualche spedizione punitiva o per qualche altra azione al di fuori degli schemi di legge. Vincenzo Maione è stato indicato da diversi collaboratori di giustizia come uno dei ras emergenti dell’area nord: giovane ma anche determinato tanto da essere stato già arrestato in passato.
La vicinanza al reggente della Vanella Grassi Accurso
Ben prima che il clan Vanella Grassi diventasse una sorta di ‘mostro a tre teste’ c’è stata una fase di interregno dominata da due baby ras. Uno di questi era proprio Maione. Dopo l’arresto di Umberto Accurso, ultimo ‘erede’ del ceppo diretto discendente di Salvatore Petriccione, in molti si chiedevano chi stesse amministrando la cosca. Dalle risultanze investigative emerse che il clan che ha conquistato gran parte delle piazze di spaccio di Scampia, dopo l’arresto dei capi, ha trasformato il proprio organigramma e ha archiviato la struttura piramidale esistente in precedenza. E così Accurso, prima dell’uscita di scena sistemò i suoi fedelissimi a controllo delle varie zone di influenza.